politica
venerdì 3 Novembre, 2023
di Sara Alouani
«Verso la fine della telefonata ho avuto un dubbio sul tema del nazionalismo ucraino, che è un tema che pone solo la propaganda russa. Ho avuto questo dubbio, ho segnalato al mio ufficio diplomatico e credo che ci sia stata una superficialità nel mio ufficio diplomatico nel procedere alle verifiche. Questa è la ragione per cui il mio consigliere diplomatico, ambasciatore Francesco Talò, ha rassegnato le dimissioni». Così, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa post Cdm, ha spiegato la decisione di Talò rispondendo a una domanda sulla telefonata fake. La premier ha aggiunto che questo è stato «un gesto di grande responsabilità» che dimostra « la coerenza del governo».
La vicenda delle telefonata con il falso leader africano «non è stata gestita bene» e «ne siamo tutti dispiaciuti» – ha concluso la premier – «quello che posso dire è che, nello specifico, se una telefonata viene passata dall’ufficio diplomatico di Palazzo Chigi tendenzialmente la devo dare per buona, ma nella conversazione ho ribadito le stesse posizioni che ribadisco pubblicamente».
Città del Vaticano
di Redazione
L'omelia del Pontefice la vigilia, davanti a 30mila persone: il suo pensiero ai «bambini mitragliati», alle guerre, alla Speranza che deve essere «anche per la Madre Terra deturpata dalla logica del profitto»