Sicurezza
martedì 7 Novembre, 2023
di Da.F.
Presto il Comune di Molveno sarà dotato di dieci nuove telecamere che andranno a migliorare l’attuale sistema di videosorveglianza. Sistema che il primo cittadino Matteo Sartori definisce «molto carente». Nella sostanza, qualche telecamera sul territorio comunale c’è, ma non è possibile parlare di una vera rete di controllo. Il progetto verrà finanziato grazie a un bando statale sulla sicurezza urbana che erogherà a Molveno circa 37 mila euro. «Avevamo già studiato i punti dove intervenire quando il ministero dell’Interno ha pubblicato questo bando – spiega il sindaco – per cui ne abbiamo subito approfittato». Per accedere al contributo, il Comune ha sottoscritto ieri un «patto per l’attuazione della sicurezza urbana» con il commissario del governo, il prefetto Filippo Santarelli, e la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi. «La finalità degli accordi – spiega il commissario – è di rafforzare, attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza e l’implementazione degli impianti esistenti, le azioni di prevenzione e di contrasto dei fenomeni criminosi e vandalici, nonché degli illeciti amministrativi connessi alle violazioni del codice della strada, in due territori ad alta vocazione turistica, anche al fine di migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e di contrastare ogni forma di illegalità. Il sistema di videosorveglianza, con lettura targhe, ha quindi l’obiettivo di integrare le azioni di carattere strutturale, sociale e di controllo del territorio da parte degli organi di polizia».
Nel caso di Molveno, il nuovo sistema andrà a coprire i punti più critici oggi scoperti come il nuovo parco delle Peschiere. «Si tratta – spiega il sindaco – di una zona centrale, ma fuori dalla vista delle abitazioni, dove abbiamo già registrato piccoli atti vandalici. Nulla di eccessivamente grave, ma pur sempre comportamenti non consoni che certo non fanno piacere». Una telecamera verrà poi installata nei pressi del municipio (attualmente non coperto da videosorveglianza), mentre altre saranno dislocate nelle zone più periferiche.
Entro 120 giorni il Comune dovrà definire i cosiddetti atti preliminari al finanziamento. La speranza è quella di vedere installate le telecamere già nei primi mesi del 2024. La sottoscrizione del patto è stata preceduta da un’analisi dei progetti presentati dai due Comuni che saranno finanziati dal ministero, con l’impegno delle amministrazioni di assicurare la corretta manutenzione degli impianti e delle apparecchiature tecniche dei sistemi di videosorveglianza per almeno cinque anni.