Dal Trentino a Dubai: sei giovani alla Cop28 per raccontare il clima che cambia

«Una conferenza Onu sul clima macchiata dal petrolio». Così Paulo Lima definisce la prossima Cop28, la ventottesima conferenza delle parti delle Nazioni unite sul cambiamento climatico, in calendario a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre. Per la prima volta nella storia degli accordi sul clima, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) avrà un proprio spazio. Non che la lobby del fossile non abbia trovato in questi anni i modi per condizionare le Cop, ma mai l’aveva fatto in maniera istituzionale, con un padiglione ad hoc. Una mossa che ha suscitato sconcerto tra gli attivisti e gli osservatori dei negoziati climatici, ma che non ha certo affievolito la loro determinazione nel fare pressione affinché si giunga a un accordo sull’eliminazione graduale dei combustibili fossili (questa la proposta dell’Unione europea). Con la sua associazione Viração&Jangada, Paulo Lima seguirà e racconterà dal vivo l’evolversi dei negoziati. Non solo: l’attivista è tra i promotori del progetto «Racconta il clima alla Cop28», una serie di attività di sensibilizzazione rivolte alle scuole, all’università e al pubblico trentino in generale.

Oltre tremila studenti coinvolti
Il percorso trentino di preparazione alla Cop parte oggi: alle 11 si terrà l’evento di formazione online «La mia scuola alla conferenza Onu sul clima – Cop28», a cui hanno aderito più di tremila studenti appartenenti a cinquanta scuole di 42 città italiane. Si tratta di un primo evento di preparazione in vista del collegamento da Dubai: l’11 dicembre alle 11, le scuole saranno live con i protagonisti trentini alla Cop28. Un secondo incontro preparatorio, intitolato «La crisi climatica e le sfide urgenti» e rivolto questa volta a tutti gli interessati, è previsto invece per lunedì 20 novembre dalle 17 alle 19 al Muse. Interverranno la climatologa dell’Appa Lavinia Laiti (che parteciperà alla Cop di Dubai); Elisa Calliari, ricercatrice dell’International institute for applied systems analysis (Iiasa) e del Centro euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, che dopo otto anni da attivista, l’anno scorso ha partecipato alla Cop27 in qualità di delegata italiana; Jacopo Bencini, policy advisor di Italian climate network. L’evento sarà anche arricchito da brevi interventi della delegazione di giovani trentini osservatori alla Cop28.

Da Trento a Dubai
Il cuore del progetto – promosso e finanziato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa) e da Viração&Jangada, con il sostegno del Gruppo Cassa centrale-Credito cooperativo italiano e del Centro europeo Jean Monnet dell’Università di Trento, in collaborazione con il Muse, Italian climate network e Med, l’associazione italiana di educazione ai media e alla comunicazione – sono proprio loro: i giovani trentini osservatori alla Cop. In totale sono stati selezionati sei giovani (Marzio Fait, Federica Baldo, Viola Ducati, Ilaria Bionda, Sofia Farina e Francesca Roseo) che, accompagnati da Paulo Lima, Roberto Barbiero e Lavinia Laiti (Appa) ed Eleonora Cogo (Ecco think tank), voleranno a Dubai. A causa dei costi, in realtà, la prima settimana seguiranno la Cop da Trento, partecipando agli eventi in programma da remoto. Durante la seconda settimana, invece, saranno in presenza nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, dove lavoreranno in squadra con una trentina di giovani di altri Paesi. A loro spetterà inoltre il compito – anche attraverso le pagine, il sito e i canali social de Il T – di raccontare l’evento internazionale della Cop28 dal punto di vista dei giovani, mediante l’utilizzo di tecniche di giornalismo partecipativo e la produzione di articoli, foto, podcast e video.