I numeri

sabato 11 Novembre, 2023

Turismo, in Trentino più 8.000 posti letto in 20 anni

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Sulla crescita del movimento turistico incidono agritur, b&b, campeggi, residence, seconde case e appartamenti in affitto. Ispat traccia un numero di turisti sul territorio undici volte tanto gli abitanti in provincia. Nel 2022 arrivati in Trentino 6 milioni di turisti tra case private, hotel e extralberghiero

Non è ancora chiaro quale sia il valore-soglia di arrivi, presenze e posti letto da non superare per evitare che il turismo generi storture a svantaggio dell’ambiente naturale, della qualità dell’offerta e della qualità della vita dei residenti. Ciò che dicono i numeri, però, è che negli ultimi vent’anni la capacità dei territori di accogliere vacanzieri è aumentata in modo importante. In Trentino, in 22 anni i posti letto sono aumentati di 8.110 unità. Una crescita su cui incidono non tanto le nuove strutture alberghiere, che anzi sono calate di quasi 200 unità, ma la crescita dell’offerta extralberghiera (agritur, b&b, campeggi, residence), degli affitti brevi e delle seconde case. Lo dimostrano anche le presenze complessive registrate in tutte le soluzioni, in crescita. Nel 2022 hanno registrato un +36,7%. Hanno toccato i 30,8 milioni. Gli arrivi, e quindi i turisti arrivati sul territorio provinciale, sono stati più di 5,7 milioni. Undici volte tanto la popolazione del Trentino. Mettendo a rapporto i due valori, significa che nel complesso ciascun turista si è fermato sul territorio per una media di 4 notti.
Una porzione del movimento turistico è rimasta a lungo invisibile nelle statistiche. Non è facile calcolare il numero di alloggi turistici e seconde case presenti sul territorio. Non lo è neppure indicare con precisione gli arrivi e le presenze in case affittate su piattaforme come Airbnb e Booking. Nell’ultimo annuario dell’Istituto statistico provinciale (Ispat), si dà però una dimensione del fenomeno turistico in Trentino nel suo complesso. Calcolando tutti i posti letto in seconde case di proprietà, appartamenti sul mercato degli affitti brevi, bed and breakfast, campeggi, residence e alberghi. Nel 2022 si contano in tutto 468.726 posti letto. Un numero che è cresciuto negli ultimi vent’anni di ben 8.110 unità.
Secondo gli ultimi dati Ispat, gli alloggi privati turistici sono 12.126 in Trentino. Si trovano principalmente in Val di Fassa (1.824), nelle Giudicarie (1.788), nell’Alto Garda e Ledro (1.568), Val di Sole (1.134) e Val di Fiemme (1.049). Il numero in linea anche con gli annunci pubblicati su Airbnb in Trentino, organizzati dalla piattaforma Inside Airbnb, che mostra in tempo reale gli annunci pubblicati sul sito per aree d’interesse. In provincia mappa 8.195 annunci di cui 7.232 di interi appartamenti o case intere, 920 camere private, 9 camere condivise e 34 camere di hotel (vedi «Il T» del 29 ottobre, ndr). Sarebbero quindi circa 4mila gli altri alloggi affittati a breve termine, offerti fuori dalla piattaforma. Abitazioni confluite nelle statistiche degli alloggi a disposizione dei turisti perché hanno rilevato tasse di soggiorno e pagato tasse per i rifiuti. Le seconde case, invece, sono 64.943.
Tutto sommato, le seconde case utilizzate per trascorrere le vacanze o gli appartamenti affittati per piccoli periodi sono 77.069 in Trentino, a fronte di 1.420 alberghi e 1.853 esercizi extralberghieri. Il fatto che i primi siano di più non significa che muovano più risorse e più persone dei canali tradizionali del settore ricettivo. Il movimento turistico tracciato da alberghi, agriturismi, campeggi e bed and breakfast è maggiore rispetto a quello generato dalle case vacanze e dalle seconde case. E mentre dopo la pandemia si è assistito a un pieno recupero degli arrivi e presenze nell’alberghiero ed extralberghiero, gli altri alloggi restano ancora al di sotto delle potenzialità che esprimevano prima del Covid. Si parla di 1,4 milioni di arrivi e 13 milioni di presenze negli alloggi turistici e nelle seconde case, all’ultima rilevazione effettuata nel 2022. Mentre negli hotel si sono registrati 3,3 milioni di arrivi (-2,6%) e 12,3 milioni di presenze (-5,9%) negli extralberghieri gli arrivi sono saliti a 1,2 milioni (+3,8%) e a 5,3 milioni le presenze (+2,2%). Nel complesso, negli ultimi cinque anni – ad eccezione della parentesi pandemica – il movimento turistico in provincia ha trovato un «equilibrio» intorno ai 30 milioni di presenze. Nel 2022 sono arrivate a 30,8 milioni, quasi 80 mila al giorno se i flussi turistici fossero spalmati equamente nell’arco di un anno (ma è noto che non è così: d’estate e d’inverno i picchi di affluenza sono notevoli). Gli arrivi, che indicano i turisti effettivi arrivati sul territorio, hanno superato i 5,7 milioni. Praticamente undici volte tanto gli abitanti in Trentino.