il caso

domenica 12 Novembre, 2023

Rovereto, il consigliere Korichi cacciato da Futura: «I suoi post inneggiano alla resistenza palestinese»

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In bilico anche la sua delega alla promozione delle reti culturali

Cacciato dal gruppo, perché incompatibile con le regole “etiche” a cui si aderisce nel momento in cui ci si presenta per ricoprire una carica pubblica. Futura – il coordinamento roveretano e il direttivo provinciale – hanno avvisato il consiglio comunale di Rovereto che Omar Korichi non fa più parte del gruppo consiliare e i suoi eventuali interventi in aula e le sue votazioni non sono fatte a nome di Futura. La grave decisione è stata assunta per una serie di reiterate prese di posizione “estreme” di Korichi promosse tramite i social, ma la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la pubblicazione da parte del consigliere di una vignetta che riproduce un soldato israeliano che intima a un bambino in culla termica di condannare Hamas prima di ridare la corrente all’apparecchio che lo tiene in vita. Ma i social di Korichi sono pieni zeppi di interventi dello stesso tenore, a sostegno della “resistenza palestinese” e di condanna di Israele. Qualche perplessità, forse, a Futura era venuta anche nel leggere l’appoggio che Korichi aveva espresso nei confronti del candidato della Civica alle provinciali, Mullici, nel quale inneggiava all’unità degli stranieri sul territorio trentino per arrivare al potere e rovesciare una politica poco attenta alle istanze degli immigrati. Il fervore e la scarsa pacatezza avevano già fatto sollevare qualche sopracciglio. Ora di nuovo questo martellante e univoco invito alla resistenza palestinese ha convinto Futura a passare alle vie di fatto: ad ogni consigliere di maggioranza è stata inviata una lettera nella quale si chiarisce che Korichi non è più di Futura e non parla a nome di essa. Ovviamente, il consigliere non è tenuto a dare le dimissioni, anche se l’invito implicito è proprio quello: probabilmente dovrà accasarsi nel gruppo misto, ma nemmeno questo è un atto obbligato.
Un problema un po’ più complicato si impone invece per un altro aspetto: Korichi è stato delegato dal sindaco alla promozione delle reti culturali, cioè lavorare a favore di un incontro e di un confronto tra le diverse culture. Ora, come questo compito sia compatibile con le dichiarazioni pubbliche di Korichi è forse da rivedere o, se non altro, da valutare. Ed è la posizione della sindaca Giulia Robol che si è presa il tempo di vagliare le posizioni e probabilmente anche di parlare con il consigliere di maggioranza che pare di capire non ha alcuna intenzione di valutare eventuali dimissioni.