cronaca
martedì 21 Novembre, 2023
di Ambra Visentin
«L’elettronica è sempre stata la mia passione». Con queste parole Claudio Cronst, titolare dell’omonimo negozio di via Galileo Galilei, ricorda una vita dedicata all’attività di famiglia, che a febbraio 2024 chiuderà le serrande per l’ultima volta. Una passione trasmessagli dal padre, Umberto Cronst, che nel febbraio del 1944 aprì l’attività nel cuore di Trento per la vendita di radio e proiettori cinematografici.
Negli anni ‘50 il negozio ampliò l’offerta con televisori, elettrodomestici, sistemi Hi-Fi e prodotti informatici. In seguito l’offerta merceologica si è ampliata ulteriormente, andando ad includere anche prodotti per la casa, per il fitness, lo sport outdoor e il benessere della persona.
La chiusura coincide con il pensionamento del proprietario ma il mese di febbraio è stato scelto per segnare il traguardo degli 80 anni dell’impresa, che si ferma così alla seconda generazione. «Mio figlio ha preso un’altra strada» racconta Cronst, che gestisce il negozio dal 1978. Negli ultimi anni l’attività ha dovuto affrontare alcune difficoltà dovute ai cambiamenti nella viabilità del capoluogo: «Le politiche delle amministrazioni di questi ultimi anni non hanno portato ad un miglioramento dell’accesso ai servizi. I negozi del centro difficilmente possono andare avanti se il cliente finale non vi può accedere agilmente. La strada si è svuotata di persone e negozi». Si tratta di cambiamenti, come ricorda il titolare, che hanno avuto inizio già durante l’amministrazione dell’ex sindaco Alessandro Andreatta, durante la quale si è scelto di chiudere l’accesso alla via e che hanno hanno trovato continuità anche in quella attuale: «Quando fu deciso di chiudere la strada abbiamo chiesto se ci sarebbe stato un modo di portare le persone in prossimità del centro ma questo non è accaduto. Oggi non si trovano parcheggi e quelli che ci sono sono troppo cari. In questo modo si spingono i clienti ad andare nei centri commerciali» dice Cronst, che riguardo al proprio negozio aggiunge: «Ne abbiamo risentito economicamente. Per la consegna dei materiali, che non sono sempre di piccole dimensioni, il cliente avrebbe necessità di caricarli vicino al negozio». Il titolare guarda con un certo occhio critico a ciò che viene fatto per rendere la città attrattiva: «Non è mettere l’albero a Natale che porta i clienti in centro».
Tra il 2022 e il 2023 il cuore di Trento ha perso diversi esercizi tra cui Leonardi calzature, il negozio di giocattoli Donchisciotte, la libreria musicale Delmarco, la Dolciumi Filippi, CartoToys e Celio.