gli appuntamenti
venerdì 24 Novembre, 2023
di Jessica Pellegrino
È tutto pronto per un nuovo finesettimana all’insegna della musica e del teatro. Sono infatti molte le proposte pronte a cadenzare il weekend per gli amanti di concerti e spettacoli.
I più fortunati potranno concludere il weekend in compagnia di Vinicio Capossela che si esibisce domenica alle 21 al Teatro Auditorium di Trento in “Con i tasti che ci abbiamo”. Lo spettacolo, già sold out, ripropone canzoni che non si sottraggono al tempo e che parlano da sé: affrontano i temi del pericolo e della grazia, che viviamo in dimensione collettiva, messi sul piatto e serviti con tasti rotti come posate. Pezzi di legno e smalto che a volte feriscono a volte carezzano, a volte grattano la schiena. Possono essere schegge, coltelli o amuleti, ma è comunque tutto quello che abbiamo per affrontare i mostri fuori e dentro di noi. Affrontarli insieme è meglio che affrontarli da soli.
La musica fa da leitmotiv anche alla serata di sabato con il Duo Burani/Benatti – harp & piano in concerto alla Fondazione Caritro di Trento a partire dalle 20:30. I due musicisti propongono “Intrecci di corde” con cui permettono al pubblico di rivivere l’atmosfera di un salotto europeo dell’800, dove i repertori avevano come strumenti d’esecuzione il pianoforte e l’arpa. Spazio dunque ad una poetica rassegna con pagine di arpisti-compositori ottocenteschi tutti da scoprire. Dalle variazioni sui temi operistici, come le Variazioni sulla “Casta Diva” di Bellini, dell’arpista campano Giovanni Caramello e la trascrizione di John Thomas del brano “Dal tuo stellato soglio” di Rossigni, alle trascrizioni e musiche originali per arpa e pianoforte, come le musiche “Marche Solemnelle” di Gounod, nella trascrizione di John Thomas e “Introduzione e Allegro” nella versione di Ravel.
Largo poi ad un’opera comica contro il sovranismo machista all’Auditorium del Conservatorio di Musica F.A. Bonporti di Trento che, venerdì alle 20:45, ospita “La Locandiera, Musicape e il giovin signore”. Uno spettacolo che presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. Il giovin signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma la locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente.
Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino. A condurlo la soprano Patrizia Zanardi ed il basso Paolo Leonardi accompagnati dalla voce recitante di Giuseppe Calliari e dalle note dell’Agorart ensemble. L’ingresso è libero.
Gli Oblivion, incantati dal richiamo suadente del Metaverso, si proiettano nello spazio-tempo con il loro nuovo spettacolo interamente dedicato alla contemporaneità. Si tratta di “Tuttorial. Guida contromano alla contemporaneità” in cartellone venerdì alle 20:45 al Teatro Gustavo Modena di Mori. Dalle tendenze musicali del momento, alle serie TV più blasonate fino ad arrivare alla satira di costume, alla politica e all’attualità.
Con il virtuosismo dei loro arrangiamenti, gli effetti sonori più avveniristici e quella innata voglia di distruggere gli schemi, gli Oblivion raccolgono la sfida epocale di guidare spettatrici e spettatori verso una vera e propria trasfigurazione della realtà moderna per renderla meno complessa.
Un anti musical carbonaro a metà tra avanspettacolo e dj-set. Ma non solo, “Tuttorial” sarà un vero e proprio strumento di orientamento, una mappa canterina dove in poche e semplici note, i grandi interrogativi umani avranno risposte finalmente alla portata di tutti: Boomer, Millenials, generazione Z, generazione Alpha, Neanderthal.
Molti anche gli spettacoli su cui si alzerà il sipario nei teatri trentini. Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, dirette da Davide Livermore, sono le protagoniste di “Maria Stuarda” in scena, fino a domenica, al Teatro Sociale. Un’opera con cui Livermore prosegue la propria indagine sul senso e le possibilità del concetto di Giustizia nel nostro tempo, portando in scena il capolavoro di Schiller. Le repliche sono in cartellone per venerdì alle 20:30, sabato alle 18 e domenica alle 16.
Ad anticipare la messa in scena di venerdì, sempre al Teatro Sociale dalle 17:30, c’è anche il nuovo appuntamento con i Foyer del teatro, a moderare l’incontro con i protagonisti di Maria Stuarda è Elena Tonezzer della Fondazione Museo storico del Trentino.
Spazio poi agli eventi inseriti nel calendario del Teatro della Meraviglia. Venerdì alle 20:30 Skyler Ware e Michael Gutierrez presentano “Another Revolution” al Teatro SanbàPolis di Trento.
Sul palco Kat e Henry, due laureati in discipline scientifiche opposte, che si trovano costretti a condividere un laboratorio alla Columbia University nel 1968. Tra differenze interpersonali, un campus che si sta trasformando in un caos politico e l’incertezza e l’agitazione del mondo esterno, ognuno di loro scopre cosa significa essere catapultati nell’orbita di qualcun altro.
L’ossimoro “Romantic disaster” fa invece da leitmotiv all’appuntamento di sabato, sempre al SanbàPolis con la rassegna che alle 20:30 getta uno sguardo romantico sulla distruzione della Natura e sulla Natura distruttrice. La forma scenica è quella di un live-set dove l’uso del digitale convive con l’analogico. La drammaturgia è costruita come un concept album intorno alla dialettica tra il cambiamento climatico di ieri e di oggi. Da un lato il Global Cooling scaturito dall’eruzione del monte Tambora nel 1815 e dall’altro il Global Warming che stiamo vivendo. Al centro i ragazzi: gli attivisti del Fridays for Future, i tre giovani poeti inglesi Keats, Byron e Shelley, e la scrittrice Mary Shelley, che non sapevano nulla di Tambora ma vedevano mutare l’ambiente intorno a loro ed esprimevano in poesia le loro preoccupazioni.
La poesia si fa canto, musica, urlo di battaglia. Un Inno alla Bellezza che non deve morire e alle giovani anime che la custodiscono.
Non mancano le iniziative che ritmano una domenica dedicata ai più piccoli ed alle loro famiglie. Per la rassegna Scappo a teatro-Famiglie di Rovereto la compagnia Teatro Due Mondi si esibisce al Melotti, dalle 16, con “Le nuove avventure dei musicanti di Brema”: un adattamento ai giorni nostri della celebre fiaba dei fratelli Grimm, con i testi firmati da Gigi Bertoni. Ad interpretarlo ci sono Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa e Renato Valmori diretti da Alberto Grilli.
Una pièce che si domanda come si troverebbero i celeberrimi animali della favola dei fratelli Grimm nelle società dei nostri giorni.
Sempre nella Città della Quercia, ma alla Sala Filarmonica, Nicola Sordo alle 17 interpreta “A Beautiful Clown”: un omaggio alla poetica del clown, il clown del del circo, quello del film muto, quello del teatro e quello della strada. Numeri e giochi comici ispirati alla tradizione del clown si susseguono in una storia semplice che è un sogno: esibirsi davanti a un pubblico, essere un artista!
Torniamo poi a Trento per le due repliche di “La principessa rapita” della compagnia “I teatri soffiati” in sena al Teatro San Marco alle 15:30 ed alle 17:30. Sul palco un giovane conte svampito e diseredato e il suo fido servitore, impegnato più a cantare e a tiranneggiare che a servire il suo padrone; una bellissima principessa da sposare e un terribile pericolo che incombe sui nostri eroi; e ancora castelli misteriosi, colpi di scena, colpi di fulmine, una buona stella che vigila dall’alto e tante risate.
Infine, spazio anche a “Peter Pan. Una storia di pochi centimetri e piume”, ovvero la proposta del Teatro Gustavo Modena di Mori che alle 16:30 dedicata ai grandi che dimenticano ed a quelli che cercano di ricordare ed ancora a chi ha smesso ed a chi continua a guardare le stelle: un invito a darsi la mano per non avere paura di cercare orizzonti lontani.
Uno spettacolo nato per i bambini e consigliato agli adulti, per accompagnare in volo Arturo, un professore che crede soltanto ai numeri, allergico alla parola “fantasia”, e Wendy, sua figlia, in fuga per non diventare grande, alla ricerca di Peter Pan, l’eterno bambino fuggito a soli sette giorni di vita.
Un’Isola di piume leggere, bolle di sapone e navi invisibili, per riaprire una finestra sbarrata da troppo tempo e forse scoprire che diventare grandi non significa dimenticare di aver avuto un giorno le ali.