il caso
lunedì 27 Novembre, 2023
di Sara Alouani
Sono passati 7 giorni ormai da quel lunedì 20 novembre, giorno in cui Kimberly Bonvissuto, 20 anni, è uscita dalla sua abitazione, a Busto Arsizio, e non vi ha fatto più ritorno. Nonostante la 20enne fosse uscita nel pomeriggio con il caricabatterie proprio in previsione di trascorrere alcune ore in compagnia, il cellulare risulta spento da una settimana. Secondo quando riportato dalla madre, la ragazza aveva detto che sarebbe stata con la cugina, una coetanea. Affermazione smentita proprio dalla stessa cugina che ha riferito di un incontro con un ragazzo, a lei sconosciuto.
Inutili, finora, i ripetuti appelli della madre e del papà, lanciati e rilanciati su ogni social network possibile. «Kimberly, torna. Qualsiasi cosa sia successa riusciremo a risolverla» dicono, scrivono, ripetono, nella speranza di una sparizione volontaria; nella speranza che la figlia stia ascoltando.
La ragazza indossava una tuta di colore grigio e un giubbotto invernale e parrebbe che non abbia portato con sé alcun vestito, dettaglio che conferma che l’uscita di Kimberly doveva essere breve.