RIVA DEL GARDA

martedì 5 Dicembre, 2023

Riva, abbattuti i cipressi dell’ex Cimitero e scatta la polemica

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La rimozione degli alberi era attesa: ieri mattina le motoseghe in azione hanno fatto spazio all’Ettaro Verde e al parcheggio interrato

«Nell’aria è rimasto, insieme al nostro dolore, il fortissimo e soavissimo odore del legno di cipresso. Così si è conclusa la vita dei cipressi all’ex cimitero di Riva. Così, vergognosamente, è stato fatto morire un luogo di varie memorie di una comunità. Ultima dimora di generazione di rivani e Parco della Libertà». Sono stati tagliati ieri mattina i cipressi dell’Ex Cimitero di Riva del Garda, che ora lasceranno il posto all’Ettaro Verde e al parcheggio interrato. L’Assemblea Parco della Libertà, da sempre contraria al progetto, ieri mattina era presente e per prima, tramite una nota, ha commentato l’addio forzato. «Memoria! Parola sconosciuta e invisa ai cultori dell’ignoranza e del moderno. -continua la lettera – Fare, costruire, abbattere, scavare in un delirio di evirazione, in un’orgia di potere e di godimento. Ci chiediamo quale è la città che ha voluto questo. Non è mai stata interpellata affinché tutti gli interessati fossero messi nelle condizioni di diventare “competenti”. Questo è lo scopo dei processi partecipativi previsti anche dalle leggi. Non si fatto. Non si è voluto fare. Noi abbiamo informato la città insieme ad altre forze anche istituzionali con cartoline, volantini, manifesti, presenza permanente nel parco con striscioni e gli abbracci ricamati, e una parte consapevole di essa si è mobilitata.
Se non ci sarà una nuova presa di coscienza da parte di tutti, il presente e il futuro continueranno a essere quello che vediamo e denunciamo. Sono in gioco due visioni del futuro della nostra città. Una volta edificato nel nome del business economico, non si torna indietro e lo vediamo ovunque. Rimpiangeremo tutti gli alberi caduti».
Anche il comitato Salvaguardia Area Lago e il Wwf del Trentino hanno inviato una nota circa i cipressi: «Così a Riva del Garda vince la cementificazione spacciata per sostenibilità. Un massacro vegetale che poteva facilmente essere evitato, costruendo il parcheggio sullo stesso spazio dove era ora, con una piccola differenza di posti macchina. E poi la grande bugia: la presa in giro di dichiarare che verrà costruito un parco con piccoli albero chiamato ipocritamente “ettaro verde”, costruito impermeabilizzando completamente il suolo, costoso da mantenere e da gestire e da irrigare, con la bufala finale del biolago, per giustificare il tutto. Alla faccia dei rivani ed anche dei lavoratori che prima potevano parcheggiare liberamente sulle aree bianche, e che poi pagheranno.»
Infine, a commentare l’abbattimento c’è anche il Pd rivano: «Che si arrivasse a questo punto era scontato. D’altronde abbiamo avuto modo di comprendere le sensibilità di chi oggi amministra. Amministratori senza scrupolo, hanno “camuffato” un progetto devastatore, che trasformerà un parco cittadino in un parcheggio a pagamento con un finto biolago, in un progetto di rigenerazione urbana per combattere la vulnerabilità sociale. Ed ecco spiegato qui il perché del loro abbandono dell’Aula consiliare durante la mozioni legate a questo progetto».