mercoledì 13 Dicembre, 2023
di Redazione
Il King Kong del calcio italiano solleva i pugni al cielo e dice basta. La finale di Mls persa qualche giorno fa dai suoi Los Angeles Fc è stata l’ultima “battaglia” sul campo del guerriero Giorgio Chiellini, che depone le armi a 39 anni e si prepara al prossimo capitolo della sua carriera, sempre legato al pallone ma questa volta dietro una scrivania. Niente più turbanti, niente più tackle duri, niente più duelli rusticani – aspri ma sempre corretti – con gli attaccanti, il marchio di fabbrica del “Chiello” in 23 stagioni da professionista.
Adesso che i tacchetti vanno in soffitta restano i nove scudetti (consecutivi) di uno dei protagonisti del ciclo irripetibile della Juventus, e resta – soprattutto – l’immagine del trofeo di campioni d’Europa alzato da capitano dell’Italia sotto il cielo di Wembley, al culmine di una magica avventura in azzurro chiusa con 117 presenze (quinto all time). «Sei stato il viaggio più bello e intenso della mia vita. Sei stato il mio tutto, con te ho percorso un cammino unico e indimenticabile», ha raccontato l’ormai ex difensore in un video pubblicato sui propri canali social che ne ripercorre l’intera carriera, dagli inizi al Pisa, alla parentesi con la Fiorentina fino all’ultimo atto in Mls, negli Usa. Le figurine più belle dell’album di Chiellini lo immortalano però con la maglia bianconera e con quella azzurra, in un viaggio che si è intrecciato per gran parte del tempo con Gianluigi Buffon, Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli, a comporre quella “BBC” che ha scritto pagine indelebili della storia della Vecchia Signora e della Nazionale.
«Sicuramente Giorgio è la storia del calcio italiano, ho avuto la fortuna e il piacere di viverlo dentro e fuori dal campo, penso che sia uno dei pochi amici che il calcio mi ha regalato e che mi lascerà nel prosieguo della vita. È un giorno sicuramente triste, vorresti che giocatori e amici non smettessero mai, ma il ricordo che lascia come giocatore credo sia unico – ha ammesso Bonucci ai microfoni di Sky Sport – Abbiamo condiviso tanto». Per Buffon «sei stato il compagno di squadra che tutti avrebbero voluto avere, un vero leader dentro e fuori dal campo».
Per Chiellini adesso si apre una nuova fase della vita, in cui oltre alle sue doti di leader tornerà utile la laurea in Economia e Commercio presa a Torino nel 2010, a cui si aggiunge la specialistica in business administration. Non è un mistero che nella testa di Giorgio c’è il desiderio di tornare alla Juventus con un ruolo da dirigente, ereditando magari il ruolo di vicepresidente lasciato vacante da Pavel Nedved. Anche se questa volta tacchetti e turbante dovranno lasciare il posto a giacca e cravatta.
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