accoglienza

sabato 23 Dicembre, 2023

Accoglienza per i senza dimora, tra Trento e Rovereto ci sono 312 posti letto: la lista dei dormitori attivi

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Previsto anche un ulteriore incremento temporaneo di 78 posti letto, in presenza di emergenze o di condizioni meteo di particolare allerta
L’accoglienza notturna di persone senza dimora prevede l’accoglienza ordinaria attiva tutto l’anno, con l’ampliamento dei posti letto nel periodo che va da novembre ad aprile. L’accoglienza ordinaria, compresa quella attivata nel periodo invernale, raggiunge la quota di 228 posti letto a cui si aggiungono 6 posti riservati a persone senza dimora con condizioni di bisogno sanitario.

In presenza di emergenze o di condizioni meteo di particolare allerta è previsto inoltre un ulteriore incremento temporaneo di posti letto per la durata dell’emergenza, attraverso un piano attivato in collaborazione con la Protezione civile e con i Comuni (di 78 posti letto in occasione dell’ultima attivazione ad inizio dicembre).

«Operare in Bassa soglia – sottolinea l’assessore alla salute e politiche sociali Mario Tonina – significa riservare alle persone che chiedono aiuto attenzione e accompagnamento nel loro intero percorso di vita, cercando di comprendere i fenomeni che li interessano e i loro cambiamenti. Per farlo al meglio è fondamentale la collaborazione fra gli enti pubblici e i soggetti del terzo settore, per rispondere il più possibile a bisogni essenziali e offrire percorsi di autonomia, nel rispetto delle persone. A tutti gli operatori e volontari va un particolare riconoscimento e apprezzamento per il loro servizio quotidiano a supporto delle persone presenti sul nostro territorio».

Entrando nello specifico questi sono i dormitori per persone senza dimora attualmente attivi: 

“Il Lavisotto” a Trento gestito dalla Fondazione Caritas diocesana con 24 posti aperti tutto l’anno, “La Bonomelli” a Trento gestito dalla Fondazione Caritas diocesana con 32 posti aperti tutto l’anno a cui si aggiungono 18 posti nel periodo invernale, “Casa S Giovanni” a Trento gestito dalla Cooperativa Kaleidoscopio con 30 posti aperti tutto l’anno a cui aggiungono fino a 20 posti nel periodo invernale, “Il Portico” a Rovereto gestito dalla Fondazione Caritas diocesana con 30 posti aperti tutto l’anno a cui si aggiungono 8 posti nel periodo invernale, Casa della Giovane” a Trento con 30 posti riservati a donne aperti tutto l’anno, “Casa Paola” a Ravina gestita dall’Associazione Amici dei senza tetto per donne con 12 posti invernali e “Casa Maurizio” a Trento gestita dall’Associazione Amici dei senza tetto con 24 posti invernali riservata all’accoglienza maschile.

L’accoglienza diurna è garantita a Trento dal “Punto di Incontro” di via Travai, da AFT (Associazione famiglie tossicodipendenti) a Piedicastello e dalla “Casa della giovane” per donne e nuclei con minori, e a Rovereto presso “Il Portico”.

“Operare in Bassa soglia – sottolinea l’assessore alla salute e politiche sociali Mario Tonina – significa riservare alle persone che chiedono aiuto attenzione e accompagnamento nel loro intero percorso di vita, cercando di comprendere i fenomeni che li interessano e i loro cambiamenti. Per farlo al meglio è fondamentale la collaborazione fra gli enti pubblici e i soggetti del terzo settore, per rispondere il più possibile a bisogni essenziali e offrire percorsi di autonomia, nel rispetto delle persone. A tutti gli operatori e volontari va un particolare riconoscimento e apprezzamento per il loro servizio quotidiano a supporto delle persone presenti sul nostro territorio”.