il caso
domenica 24 Dicembre, 2023
di Sara Alouani
«Un dono di Natale»: così don Antonio Ruccia parla della piccola lasciata alle prime luci del giorno nella culla termica della sua parrocchia, dedicata a San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari. Maria Grazia, questo il nome provvisorio scelto per lei dal don, secondo le prime informazioni avrebbe circa dieci giorni. Non appena è stata lasciata nello spazio dedicato a pochi metri dall’ingresso della chiesa, poco dopo le 7 di stamani, è scattata una chiamata automatica al telefono del parroco, che ha poi chiamato il 118, le forze dell’ordine e il primario di neonatologia del Policlinico di Bari, Nicola Laforgia. La bimba è stata quindi portata in ospedale, dove si trova in buone condizioni e ben nutrita.
«Non è un abbandono ma un lascito alla parrocchia, è un gesto d’amore», ha detto don Antonio. Accanto alla bimba non c’erano biglietti, ed era vestita con una tutina verde, un giubbottino rosa e un cappellino. È la seconda volta che nella culla dalla parrocchia San Giovanni Battista di Bari viene lasciato un neonato da quando è stata inaugurata, otto anni fa. Il precedente risale al 19 luglio del 2019, in qual caso si trattava di un bimbo, Luigi. Del caso di Maria Grazia dovrà ora occuparsi il Tribunale dei minori
La vicenda ricorda quella della bimba appena nata affidata alla ‘culla della vita’ della Croce Rossa a Bergamo. Accanto a lei un bigliettino della mamma. All’epoca lo stesso don Ruccia aveva invitato a non giudicare la mamma di Enea per la sua scelta: «Anzi, dobbiamo dire grazie a questa donna, e al papà, perché non si tratta di un abbandono, ma di un affidamento».