L'incidente

martedì 26 Dicembre, 2023

Scialpinismo, una scia di sangue lunga 200 metri. Il monito delle guide alpine dopo l’incidente sul Pordoi

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La vigilia di Natale due scialpinisti hanno riportato gravi ferite dopo una caduta nel canale Joel del Gruppo del Sella. Le guide della Val di Fassa: «Non c è neve, sotto c'è ghiaccio vivo, nevicherà prima o poi si spera. Non affrontate canali e couloirs finché i pendii non sono in perfette condizioni»

Una scia di sangue lunga 200 metri nella neve. Non è per facile allarmismo o fascino del macabro che le guide della Val di Fassa hanno diffuso questa immagine ma per rendere nel modo più efficace la dimostrazione plastica del rischio in montagna in questo momento. La foto infatti si riferisce all’incidente, e successivo soccorso, che ha interessato due scialpinisti stranieri la vigilia di Natale,  24 dicembre. «Con questo post non voglio lanciare allarmismi, ma quella scia rossa è dopo una caduta nel canale Joel di due malcapitati – scrivono le guide – Non affrontate canali e couloirs finché i pendii non sono in perfette condizioni! Non c’è neve, sotto c’è ghiaccio vivo, nevicherà prima o poi si spera».

L’incidente

Due escursionisti stranieri erano stati elitrasportati d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere scivolati per centinaia di metri lungo il Canale Joel nel gruppo del Sella/Pordoi, un canale utilizzato solitamente per lo sci ripido dai freerider. Mentre l’uomo, polacco, è scivolato per circa 200 metri lungo il canale di neve ghiacciata e roccette, terminando la sua caduta alla base del canalone, la donna di origini ucraine è finita più a valle, a una quota di circa 2.400 m.s.l.m., dopo aver fatto una scivolata di circa 500 metri. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 14.30 del 24 dicembre da parte di una persona che ha assistito all’incidente dalla funivia del passo Pordoi.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino e Speleologico e dell’elicottero che si trovava all’ospedale di Cavalese per un precedente intervento, nel quale uno scialpinista si è infortunato a un arto inferiore nella zona di Malga Vallazza nel gruppo delle Pale di San Martino.

L’elicottero è volato in quota ed ha sbarcato il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino con l’equipe sanitaria nei pressi della donna, che si trovava in stato ipotermico e con politraumi dovuti alla caduta. In una seconda rotazione, l’elicottero ha elitrasportato sul posto altri due operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino, per prestare soccorso al secondo infortunato, cosciente ma ipotermico e con politraumi. Mentre la donna veniva stabilizzata ed elitrasportata d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, è intervenuto un secondo elicottero che ha recuperato a bordo con il verricello il secondo infortunato e lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento.