Volley
sabato 30 Dicembre, 2023
di Nicolò Bortolotti
Quello di ieri, venerdì 29 dicembre, è stato un grande giorno per l’Itas Trentino Volley femminile che ha presentato ufficialmente alla stampa il nuovo tecnico Davide Mazzanti, fino a qualche mese fa alla guida della nazionale femminile.
Un nuovo inizio, se così lo si può definire, per la società gialloblù che ha voluto dare il proprio benvenuto al coach marchigiano consegnandogli le chiavi di una squadra alla ricerca della propria identità, che grazie a lui può ritrovare fiducia, e più nel concreto affidandogli il compito di condividere e portare avanti un progetto ambizioso che possa portare le ragazze dell’Itas Trentino Volley a competere concretamente nella massima serie italiana, così come avviene già in ambito maschile. «Con le ragazze vogliamo raggiungere i livelli che ad oggi competono alla squadra maschile – ha dichiarato il presidente Bruno Da Re – Avere l’occasione di presentare Davide Mazzanti a Trento, per una società come la nostra, è un momento che ci riempie di orgoglio. È un allenatore importante, con una storia alle spalle di rilievo: non ha certo bisogno di presentazioni e questa è una giornata importante per tutti noi. Dopo anni trascorsi alla guida della Nazionale italiana, ha scelto di abbracciare un progetto in cui noi per primi crediamo molto».
Un sodalizio che comincia come meglio non potrebbe e che avrà il compito di portare la squadra trentina lassù, dove osano le aquile, nell’élite della pallavolo italiana. Non sarà certo facile, il percorso sarà lungo e in salita a partire da questo primo anno di Serie A1 da raddrizzare in qualche modo rispetto all’ultimo posto attuale: «Non so se Davide e le ragazze siano attrezzati per i miracoli – continua Da Re – ma vista la classifica attuale è ciò che probabilmente servirà per raggiungere la salvezza».
In tutto ciò, però, il focus non deve mai essere perso di vista perché l’approdo di Davide Mazzanti a Trento non è frutto solamente di una salvezza da ottenere, bensì di un progetto da intraprendere e valorizzare nel tempo: «Voglio precisare che non è stata una scelta fatta per dare le colpe a Marco Sinibaldi, che ringrazio tanto per il lavoro svolto con noi – ci tiene a ribadirlo in maniera netta e chiara il presidente Da Re – La scelta è ricaduta su Mazzanti perché vogliamo arrivare ad essere competitivi come avviene con la squadra maschile e per farlo avevamo bisogno di basi solide. Ci mancavano i mezzi per poterci arrivare, ma ora sento che Davide è nelle corde di questa società ed è colui che può portarci a quel livello. Proveremo a salvarci, questo è fuori discussione, ma lui non è qui per questo. È arrivato a Trento per costruire il nostro futuro».
Per il neo head coach di Trentino Volley femminile, le prime parole escono senza nascondere quel filo di emozione che è naturale quando ci si accinge ad affrontare una sfida ardua, ma allo stesso tempo stimolante, come quella trentina: «È un emozione particolare essere qui oggi con tutta la squadra presente alla mia conferenza di presentazione. Ieri è stato un giorno molto bello e denso di emozioni: ho incontrato le ragazze e ho visto in loro quella determinazione che serve per affrontare questa parte restante di stagione. Mi ha toccato personalmente perché quando ho iniziato a parlare con la dirigenza e si è aperta la possibilità di venire qui, ho condiviso subito appieno la visione della società ed il tutto è stato alimentato dall’entrata in sede dove mi son sentito parte di una storia importante della pallavolo».
Un amore sbocciato fin dal primo contatto, quindi, quello con Davide Mazzanti che da par suo ha le idee ben chiare e definite su cosa fare da qui al futuro prossimo: «La voglia è quella di arricchire la storia di cui parlavamo anche con le imprese della squadra femminile. Guardare le foto delle vittorie ottenute in campo maschile mi ha acceso tante idee su ciò che possiamo fare assieme, sebbene ora ci sembri un po’ offuscata da una classifica deficitaria. Partire dall’ultimo posto sembra qualcosa di complesso, ma dovremo esser bravi e brave a fare un passo alla volta, senza guardare all’obiettivo finale. Le ragazze mi hanno fatto capire che cosa è Trento e ciò che possiamo fare assieme è qualcosa di importante». Il primo passo lo ha ben chiaro in mente e non lo nasconde affatto: «Adesso non vedo l’ora di tornare in palestra. Amo allenare, farlo qui è qualcosa che mi riempie di orgoglio perché mi dà la possibilità di far parte di una grande storia che ho voglia di arricchire».
I presupposti per riprendersi da questo momento difficile ci sono tutti, ora la palla passa per forza di cose al campo che, come sempre, darà il suo verdetto pensando positivamente che qualche volta i miracoli avvengono veramente.