capodanno
sabato 30 Dicembre, 2023
di Adele Oriana Orlando
L’anno sta per chiudersi, con un mese di dicembre florido per commercianti ed esercenti che nelle ultime settimane hanno accolto moltissimi fra turisti e non che hanno scelto il Trentino per celebrare le feste natalizie. Dopo il weekend dei record, quello dell’Immacolata che ha registrato numeri da capogiro, e un Natale «andato particolarmente bene» ora è tempo di guardare all’ultimo giorno dell’anno e alla prima settimana di gennaio. A pochissime ore dalla fine del 2023 la percezione è quella che, a livello generale, gli esercizi pubblici stiano andando verso il «sold out» sul fronte prenotazioni. «I calcoli si fanno dopo, però mi dicono che le prenotazioni ci sono», conferma Massimiliano Peterlana, vicepresidente vicario di Confesercenti del Trentino e presidente provinciale della Federazione nazionale degli esercenti pubblici e turistici (Fiepet). «Sta andando molto bene – afferma Peterlana – anche se sembra che per l’ultimo dell’anno sia prevista pioggia e questo rovinerebbe un po’ i piani perché sono diversi gli spettacoli organizzati in città e attesi dai turisti». Le previsioni di maltempo potrebbero però anche portare in città i turisti sciatori, come spiega sempre Peterlana: «Il fatto che le zone sciistiche siano piene è positivo, perché se i turisti per le condizioni meteo non possono sciare, scendono verso la città per fare qualcosa. La città può quindi godere del turismo trasversale in questo caso». Dicembre ha portato molta positività tra commercianti ed esercenti, che hanno registrato un nuovo interesse delle persone verso il negozio fisico. «Le prenotazioni ci sono, il lavoro non manca e come è successo con il Natale il trend è quello del “sold out” sicuramente – conclude Peterlana – Al netto di tutte la questione che in questo momento sono state messe da una parte, come la ricerca del personale, i problemi legati a costi e bollette e alle quali si penserà a gennaio, questo mese è andato molto bene. Mi pare di capire che in città siano tutti abbastanza soddisfatti. C’è stato un ritorno di interesse verso il negozio fisico a discapito dell’online. Si spera, in futuro, in una continuità, perché non basta un mese per far quadrare i conti». L’entusiasmo natalizio ha colpito anche i locali e i ristoranti in queste settimane.
Come già era stato pronosticato, le persone che sceglieranno di uscire per il cenone di domani e poi anche per il countdown in piazza, sono davvero molte. A confermarlo è Marco Fontanari, vicepresidente di Confcommercio Trentino. «Dopo il successo del Natale da tutte le zone del Trentino registro la soddisfazione per i locali, alcuni già “sold out”, oltre a chi sta arrivando sotto date con le prenotazioni che tendono a essere last minute». La proposta più comune, tra i vari locali, è quella di arrivare al brindisi della mezzanotte «meglio se con Trento doc», sottolinea Fontanari. Altri hanno pensato anche a un accompagnamento musicale con il dj set, ma la tendenza è quella del cenone classico, con qualche eccezione per chi invece preferisce scegliere ogni portata. In tanta positività, però, c’è un neo da raccontare ed è quello del «no-show», persone che prenotano e non si presentano nel locale, né avvisano che non andranno. «Alcuni hanno l’accortezza di avvisare e disdire, altri non si presentano proprio – racconta Fontanari – Tanti ristoratori scelgono una prenotazione fiduciaria, tanti per il Capodanno se non conoscono i clienti, chiedono una caparra. Quello del “no-show” si sta verificando spesso quest’anno. E infatti questo sarà uno dei primi temi che affronteremo nel 2024, per tutelare i ristoratori, cercando un sistema come quello usato negli alberghi e nelle strutture che chiedono la registrazione della carta. Questa è una pecca che raccolgo e che vivo in un dicembre e in un anno comunque ottimo per la ristorazione».