la stangata

martedì 2 Gennaio, 2024

Stangata di Capodanno: bollette del gas in salita. Il governo cancella lo sconto sull’Iva anti-inflazione

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Interessi su mutui e prestiti alla stelle: famiglie e imprese trentine hanno pagato il doppio rispetto al 2022

Da ieri 50mila utenti trentini del gas non sono più coperti dalla bolletta di maggior tutela, quella col prezzo fissato dall’Arera, l’Autorità per l’energia. Sono passati al mercato libero, con offerte in qualche caso più convenienti, in altri casi meno rispetto al mercato tutelato. Non è questa però la stangata di inizio 2024 nel mercato del gas. E non dipende neanche dall’andamento delle quotazioni internazionali, che oscillano ma sono nettamente sotto i livelli record del 2022. Dipende dal fatto che il governo ha cancellato lo sconto sull’Iva introdotto proprio per attenuare i rincari della grande inflazione. L’Iva sul metano passa dal 5% al 10% sui primi 480 metri cubi di consumo e al 22% sugli altri. Tenendo conto che il consumo medio di una famiglia è di 1.400 metri cubi l’anno, l’aggravio arriverà al 12%. Ma non è il solo rincaro che pesa sul nuovo anno. Nel terzo trimestre 2023, secondo la Banca d’Italia, famiglie e imprese trentine e altoatesine hanno pagato alle banche 104 milioni di euro di interessi su mutui e prestiti, l’8% in più del trimestre precedente e il doppio dei 52 milioni del terzo trimestre 2022. Sui primi nove mesi dell’anno la spesa per interessi arriva a 287 milioni, di cui 122 milioni trentini: anche in questo caso siamo a più del doppio dei 141 milioni del periodo gennaio-settembre 2022. Nell’ultimo trimestre dell’anno non ci sono stati ulteriori rincari sui tassi da parte della Bce, ma nemmeno diminuzioni. E l’incremento non dipende dall’aumento dei prestiti, che invece sono in calo (Il T di sabato 30 dicembre). In questi mesi, quindi, si continueranno a versare gli interessi rincarati.
Più caro il cibo, pedaggi A22 fermi
Secondo l’Osservatorio nazionale Federconsumatori, gli aumenti si vedranno anche su altre voci, nonostante il rallentamento dell’inflazione, e nel nuovo anno appena iniziato si prospetta un aggravio di + 1.011 euro sui conti di ciascuna famiglia. Nel caso delle famiglie trentine, l’aumento sarà leggermente inferiore, intorno ai 1.000 euro, perché ci siamo risparmiati il rincaro dei pedaggi autostradali: il governo, nel decreto Milleproroghe, ha approvato l’aggiornamento delle tariffe del 2,3% per i concessionari, ma lo ha negato per le concessioni scadute come quella di Autobrennero (Il T di domenica). Federconsumatori sottolinea che l’andamento al rialzo è ancora una volta trainato dall’aumento dei prezzi dei beni energetici, soprattutto sulla spinta dell’eliminazione dello sconto sull’Iva e sugli oneri di sistema nel caso del gas. La tutela sull’energia elettrica, invece, è stata prorogata da fine marzo a fine giugno e nel primo trimestre 2024 la bolletta tutelata della luce calerà del 10,8%. Secondo Federconsumatori, però, rincareranno anche i beni alimentari – 355 euro di spesa annua in più pari al +4,8% – tenendo conto anche della fine del trimestre anti inflazione, e altre voci di spesa, dalla ristorazione ai trasporti, dall’assicurazione auto allo smaltimento rifiuti.
Vulnerabili tutelati, gli altri no
Dei 72mila clienti trentini del gas che erano nel mercato di maggior tutela (dati Arera), 22mila circa sono i cosiddetti vulnerabili: over 75, disabili, percettori di bonus sociale. Per loro proseguono le condizioni di maggior tutela che oggi corrispondono ad una spesa annua per il gas pari a poco meno di 1.600 euro annui (1.595,96 euro). Tra gli altri 50mila, che come detto escono dalla tutela, c’è chi, a seguito della comunicazione arrivata dal proprio fornitore, ha scelto un’offerta del mercato libero, dello stesso fornitore o di un altro. Gli altri, che non hanno fatto alcuna scelta, restano parzialmente tutelati dall’applicazione dell’offerta cosiddetta Placet, che dipende in parte dal fornitore e in parte dall’Autorità. Sul portale offerte dell’Arera, a Trento la migliore proposta del mercato libero del gas a prezzo variabile è quella di Gala spa, 1.553,61 euro annui, seguita da Edison Energia con 1.579,73 annui. La migliore offerta di Dolomiti Energia è pari a 1.793,80 euro annui. Le proposte a prezzo fisso, invece, sono tutte più care della tutela dei vulnerabili.
Salasso su mutui e prestiti
Secondo i dati Bankitalia sui tassi di interesse applicati in Trentino Alto Adige al 30 settembre scorso, il tasso medio sui mutui delle famiglie è al 3,63%, il doppio dell’1,79% di un anno prima, mentre sui fidi siamo al 6,41%. Per le microaziende si arriva al 4,48% sui mutui e al 7,77% sui fidi. Per le imprese in generale, il tasso sul credito agli investimenti è salito al 5,67%, il triplo dell’1,87% dell’anno prima, mentre sulle esigenze di liquidità si paga il 6,16%.