Bambini
mercoledì 23 Novembre, 2022
di Maddalena Rosatti
Carlo Martinelli
Tra le cose sicure del periodo natalizio nel quale siamo già immersi c’è il fatto che sono in arrivo tanti libri in regalo per bambine e bambini, per ragazze e ragazzi. Copertine colorate, storie avvincenti, formati strani: da anni le case editrici che pubblicano titoli dedicati a chi ha meno di 14 anni sfornano, spesso, autentici gioielli. Tra le strenne da mettere sotto l’albero impossibile non segnalare il coloratissimo (e divertente) Tutto ma proprio tutto sui draghi di Nikola Kucharska (il Castoro editore, 28 pagine cartonate in grande formato, 19 euro, adatto per lettori e lettrici da cinque anni).
Più di un piccolo lettore, è certo, vedrà che anche mamma e papà si metteranno a sfogliarlo, curiosi.
L’autrice e illustratrice di questo libro è polacca, realizza anche giochi da tavolo e carte, legge qualsiasi cosa, convive con due gatti che le tengono al caldo le ginocchia mentre disegna. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue e pubblicati in tutto il mondo. Nikola Kucharska ama raccontare ai suoi lettori delle terre lontane in cui viaggia con la sua immaginazione. Come ha fatto con questo «atlante» dei draghi: dove si impara come sono fatti, dove vivono, qual è il loro cibo preferito e persino perché, tanti anni fa, hanno litigato con gli esseri umani (anche per via della grande epidemia di singhiozzo dei draghi). E tuffarsi in queste pagine vuol dire diventare un vero esperto di draghi!
Scopriremo che anche i draghi vanno a scuola e che qualche volta si ammalano e per questo hanno le farmacie e si dedicano allo sport. Ci sono le specie draghesche, i birbadraghi, i draghi delle caverne e quelli del cielo, quelli dei vulcani e le loro uova, la scuola (esercizio: quanto misura un litro di arcobaleno?) e il drago più lento (è Mar… , drago delle caverne: gli chiesero come si chiamava 600 anni e finora ha pronunciato solo le prime tre lettere…).
A Nikola Kucharska (dimenticavamo: in Polonia è stato giudicato come il più bel libro per ragazzi del 2020) hanno chiesto quale dei suoi draghi (e sono tanti, tantissimi, garantito) sceglierebbe come mascotte. Ha risposto così. «Il drago delle caverne. Sono calmi, dei grandi lavoratori e, dopo una giornata di duro lavoro, adorano ricevere un bel pezzo di rocciabuffa e addormentarsi al calduccio con i piedi sollevati». D’altronde aggiunge che per questo libro ha messo da parte qualsiasi cosa fosse mai stata detta sui draghi nei libri, nella cultura popolare, nei film e in altre opere. «Volevo che i miei draghi fossero unici e originali, ecco perché mi sono chiamata fuori da qualsiasi cosa detta prima e ho creato la mia storia: le loro leggende, la loro cultura e i nomi delle specie. Le idee venivano fuori da sole, via via che mi immergevo nella mia immaginazione. Mi piace lasciare vagare libera la mente e seguire associazioni e idee che si muovono libere in questo spazio. Ho imparato un sacco di cose sui draghi lavorando su questo libro: possono leccarsi i gomiti, non sono così spaventosi come ad alcuni piace raccontate, piangono lacrime rosa e – quando debitamente motivati da un drago allenatore – possono saltare sulle loro code e farle oscillare».
Per finire: sapete cosa piacerebbe, a Nikola, che i lettori italiani ricordassero della sua storia? «Dovrebbero ricordare che bisogna essere sempre gentili ed educati con i draghi. Nessuno deve fargli fretta o emettere rumori troppo forti quando si viaggia sul loro dorso. Dovrebbero ricordarsi anche di non dargli cioccolata e di non attraversare le radure abitate dai birbadraghi, se stanno portando importanti decreti».