la polemica
domenica 7 Gennaio, 2024
di Redazione
Negli stessi giorni in cui Upipa convoca la stampa per illustrare le ragioni dell’aumento diffuso delle rette alberghiere Rsa a carico dei familiari, aumento che arriva fino a 2/3 euro a ospite, e ci si affanna, da un lato, a dimostrare che non ci sono margini di efficientamento e, dall’altro, a sminuire i risultati che hanno permesso ad alcune APSP di tenere le rette ferme o addirittura di ridurle, arriva la conferma da parte di Upipa del viaggio studio in Danimarca per una quarantina di amministratori di APSP per “conoscere e comparare i servizi sociali e socio-sanitari erogati agli anziani in Danimarca”.
Una quarantina fra Presidenti, consiglieri e Direttori di APSP, quindi, fra il 24 e il 27 aprile avranno l’opportunità di conoscere il sistema di welfare danese.
Costo a persona compreso fra € 800,00 e € 1.050,00 (+€ 120,00 se si vuole la singola), a seconda del contributo che sarà concesso dalla Regione cui è stato richiesto un finanziamento. Totale circa € 45.000,00.
«Il confronto con altre realtà è senz’altro opportuno – afferma in una nota la consigliera Francesca Parolari- ed anzi è auspicabile nel momento in cui è evidente a tutti che il sistema dell’assistenza trentino non è più in grado di rispondere ai bisogni ed è in forte difficoltà anche a causa dell’assenza totale di strategia e di programmazione da parte della politica provinciale che abdica alla sua funzione di indirizzo e controllo e interviene solo per rispondere alle emergenze e coprire, malamente, i buchi di bilancio».
Ben venga quindi l’aprirsi alle migliori esperienze europee alla ricerca di idee utili all’autonomia trentina.
Parolari però si chiede «se in questo particolare momento storico e, in particolare, nel momento in cui si chiedono sacrifici alle famiglie che hanno i loro cari in Rsa sia opportuno mettere a carico delle stesse famiglie un costo significativo per permettere a quaranta amministratori trentini (in media uno per APSP) di visitare una realtà europea».
Perché, di fatto, il costo di questa uscita è coperto dalle rette alberghiere. Le rette coprirebbero infatti il costo dei Direttori, che partecipano alla visita in orario di lavoro, ed anche il costo della quota per viaggio, vitto e alloggio degli stessi Direttori e degli Amministratori.
Se da un lato copiare le buone pratiche, secondo Parolari, beneficerà sicuramente al sistema trentino dall’altra «un’attenzione alle spese andrebbe fatta e anziché andare in gita in quaranta si mandi una delegazione ristretta che abbia il compito, poi, di restituire quanto visto».
In alternativa, suggerisce Parolari, «si utilizzino le moderne tecnologie che permettono di vedere e parlarsi anche a distanza, senza per questo viaggiare e alloggiare tutti in albergo, a spese delle famiglie utenti».
Come ultima opzione, ognuno potrebbe pagare personalmente la propria quota e conclude:
«La sostenibilità di un sistema sottoposto a fortissimo stress dipende anche dalla sua credibilità, che non è una variabile indipendente. Occorre, infatti, essere credibili nel momento in cui devono affrontare momenti di difficoltà e si chiede la collaborazione da parte di tutti per superarli. Credibilità che occorre recuperare».
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