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lunedì 8 Gennaio, 2024

«Oppenheimer» e «Poor things» trionfano ai Golden Globes. Garrone Battuto da «Anatomia di una caduta»

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«Barbie» di Greta Gerwig è rimasta in panchina con due sole statuette su nove nomination

“Oppenheimer” ha dominato i Golden Globe Awards, portandosi a casa il massimo riconoscimento della serata e vincendo cinque premi, tra cui quello per il miglior film drammatico, miglior regista per Nolan, miglior attore per Cillian Murphy, miglior attore non protagonista per Robert Downey Jr. e per la colonna sonora di Ludwig Göransson, mentre “Poor Things”, il film di Yorgos Lanthimos dedicato a Frankenstein, ha avuto la meglio su “Barbie”, trionfando nella categoria miglior commedia o musical.

‘Barbie’ di Greta Gerwig è invece rimasta in panchina con due sole statuette su nove nomination: una per il film campione di incassi (inevitabile, con un box office globale di 1,4 miliardi di dollari) e l’altro per la miglior canzone originale, ‘What was I made for’ di Billie Eilish e Finneas. Il globo d’oro per la miglior commedia è andato a ‘Poor things’ di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone premiata come migliore attrice, la cui controparte maschile è stato Paul Giamatti per ‘The holdovers’ di Alexander Payne.

L’Italia faceva il tifo per ‘Io capitano’ di Matteo Garrone, ma a conquistare il premio per il miglior film non in inglese nella serata in diretta per la prima volta sulla Cbs dal Beverly Hilton di Beverly Hills è stato ‘Anatomia di una caduta’ della francese Justine Triet, che ha vinto anche per il miglior copione. Ma in quella che sembrava una serata destinata a coronare il successo del film snobbato dalla Francia nella corsa agli Oscar, i giurati dei Globes hanno preferito Lily Gladstone a Sandra Huller: la protagonista di ‘Killers of the Flower moon’ di Martin Scorsese è diventata così la prima attrice nativa-americana a vincere un globo d’oro e ha ringraziato pubblico e giurati esordendo nella lingua dei ‘Piedi neri’.