Commercio

mercoledì 10 Gennaio, 2024

Borgo Valsugana, il Caffè Italia chiude i battenti dopo 18 anni

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L’attuale gestione abbassa le saracinesche. Chiuso anche il negozio a fianco. Il Comune, proprietario degli spazi, tenterà un rilancio. Il sindaco Galvan: «Ma non siamo imprenditori»

«Non ho niente da dire se non confermare la temporanea chiusura e la fine della mia gestione con tanta tristezza…». Non ha voglia di parlare Marietta Fabbro, che da diciott’anni gestiva il «Caffè Italia», il bar storico di Borgo in Corso Ausugum. Dai primi giorni di gennaio sono state abbassate le serrande, la conclusione di un ciclo lavorativo impegnativo contrassegnato da soddisfazioni e gratificazioni da parte della clientela. Come si legge tra le 73 recensioni Google lasciate dai clienti affezionati. C’è chi sottolinea l’accoglienza e la disponibilità della proprietaria. Altri utenti del web sostengono come la simpatia e la cortesia della titolare abbiano saputo creare un ambiente familiare. Ma è stato inevitabile l’abbandono dell’attività della signora Fabbro. Infatti, il locale che ha sede negli spazi al pianterreno dell’ex municipio è di proprietà del Comune di Borgo. A fine anno è scaduto il contratto con l’attuale gestore. Il sindaco Enrico Galvan dichiara come «una volta liberati i locali, verranno fatte delle verifiche: igienico-sanitarie e strutturali. Valuteremo poi il da farsi. Stiamo ragionando anche sulla possibilità di ampliare i locali per dotare i futuri gestori di nuovi e rinnovati spazi dove, per ipotesi, vicino all’attuale bar prevedere anche la somministrazione di pasti veloci». Sempre a fine dicembre, infatti, è stato chiuso un altro negozio in centro, sempre al pianterreno dello stesso stabile di proprietà del Comune, a causa di scadenza contratto. Rimarca Galvan: «Su una cosa dobbiamo essere chiari: il Comune non può e non deve fare l’imprenditore. È nostro compito quello di supportare, con ogni mezzo possibile a disposizione, le attività imprenditoriali che, in questi anni, hanno dovuto fare i conti con il ricambio generazionale, la crisi economica, l’emergenza sanitaria e altre concause. Dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e aprire una nuova fase, lavorando insieme». Il primo cttadino Enrico Galvan poi aggiunge: «Il vecchio Caffè Italia ha oltre trent’anni di storia, si sono susseguiti vari gestori che sono stati i padri e le madri di quei giovani della zona che uscivano e facevano le ore piccole. È nostra volontà ridare alla comunità un locale completamente rinnovato e recuperato, fiduciosi nelle potenzialità del centro storico che va rilanciato». Sono in previsione anche lavori di sistemazione del tetto e delle facciate dello stabile. In merito al futuro del Caffè Italia, quindi, «l’idea è di aprire un bando per l’assegnazione della gestione del locale il prima possibile» conclude il Comune.