Le reazioni
giovedì 11 Gennaio, 2024
di Simone Casciano
Il femminicidio di Valfloriana ha scosso anche le fondamenta del mondo politico trentino. Impossibile rimanere indifferenti di fronte ad una tragedia cha ha interrotto due vite, quella di Ester Palmieri uccisa dal compagno Igor Moser che si è poi tolto la vita, e lasciato orfani tre bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni. «Ancora un femminicidio nel nostro Trentino. Ancora una tragedia che pare aver seguito l’identico, atroce copione. Il pensiero ora va alle vittime, una donna barbaramente uccisa, i tre figli piccoli rimasti orfani, i familiari straziati dal dolore» scrive il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. Al cordoglio si unisce anche l’impegno, che necessariamente deve scaturire dal dolore. Di fronte al terzo femminicidio in Trentino in 7 mesi Ianeselli scrive che si tratta di «un’emergenza e ci riguarda tutti, soprattutto noi uomini spesso incapaci di accettare la libertà e l’autonomia delle donne». Il sindaco si rivolge allora direttamente agli uomini: «Aiutiamoci a uscire da questa spirale di violenza, deponiamo le pretese di possesso e controllo, impariamo un nuovo alfabeto emotivo. Scendiamo tutti in campo, istituzioni, associazioni, cittadini, con iniziative concrete di educazione e prevenzione e sostegno. Voltiamo pagina, al più presto». Proprio per sabato a Trento è stata convocata una piazza degli uomini contro la violenza di genere, una manifestazione organizzata da un gruppo di uomini e subito sottoscritta da tanti. Un appello in cui si chiedeva anche la reintroduzione a scuola dei corsi sulla parità di genere e contro la violenza di genere. A quei corsi pensa anche Donatella Conzatti, l’ex senatrice di Italia Viva, scrive: «Sapevamo che sarebbe successo di nuovo. Speriamo ci ascoltino presto. Quando dicevamo ogni sei mesi sapevamo di che cosa stavamo parlando. Purtroppo. Ma non bastano i purtroppo e le parole. Serve mettere in campo tutto ciò che dice la Convenzione di Istanbul». La coordinatrice di Italia Viva si rivolge direttamente alla giunta scrivendo: «In Trentino con Fugatti e Segnana abbiamo perso gli scorsi 5 anni. Speriamo ora Gerosa voglia evitare l’ideologia, ascoltare gli e le esperti/e e agire. E si agisce intervenendo prima, molto prima che la cultura del dominio patriarcale si radichi nella mente delle persone». Proprio Gerosa, vicepresidente e assessora alle pari opportunità, ha scritto: «Queste sono quelle storie che nessuno di noi vorrebbe mai leggere. Ancora una volta un nuovo omicidio. Vittima una donna, una mamma, che lascia soli i suoi bambini. Non voglio entrare nel merito della vicenda per la quale saranno già avviate le indagini, ma quando ho letto quanto accaduto ho avuto un tuffo al cuore, un nodo alla gola. Pensando a quella mamma, pensando a quei bambini ormai soli».
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di Redazione
Le caratteristiche di questa stanza consentono di mettere a proprio agio persone vulnerabili, nella delicata fase di narrazione e ricostruzione dei fatti subiti, soprattutto se ancora in fase pediatrica