gli appuntamenti

venerdì 12 Gennaio, 2024

Tutti gli spettacoli del weekend in Provincia tra riflessioni, emozioni e divertimento

di

Da non perdere «L’interpretazione dei sogni» del drammaturgo fiorentino Stefano Massini, ispirata e tratta dagli scritti di Sigmund Freud

Riflessioni, emozioni e divertimento. Sono questi gli elementi che scandiscono il finesettimana trentino ormai alle porte.

Partiamo dal Teatro Sociale di Trento dove, da venerdì a domenica, a salire sul palco c’è Stefano Massini con “L’interpretazione dei sogni”. Il grande drammaturgo fiorentino apre la Stagione del Sociale con un lavoro da lui scritto e interpretato, liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Sigmund Freud. Una produzione Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione Teatro della Toscana, Teatro di Roma, promosso in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano/Teatro d’Europa.
Massini torna dunque nel mondo di Freud con un testo completamente nuovo, mettendo il suo estro di narratore al servizio di un impressionante catalogo umano. Sulla scena, fra le note di Enrico Fink, prende forma un variopinto mosaico di personaggi che, narrando i propri sogni, compongono una sinfonia di immagini e di possibili interpretazioni in cui il pubblico può riconoscersi e ritrovarsi.
Lo spettacolo è in replica venerdì alle 20:30, sabato – sia alle 18 che alle 21 – e domenica alle 16.

Venerdì, alle 20:45, Andrea Visibelli e Lorenzo Bonaccorsi portano invece al Teatro di Villazzano «La Covida Loca». Una produzione della Compagnia TeatroE che si sofferma sulle emozioni provate da due quarantenni che si trovano a dover convivere durante la quarantena di Marzo 2020.
In scena ci sono Mario, reduce da un divorzio ed un licenziamento, entrambi ad opera della propria ex moglie-capoufficio, e Gianluca, uno scapolo che ha evitato ogni responsabilità per tutta la vita e si trova, proprio grazie al confronto con Mario, a prendere delle decisioni importanti ed a cambiare la sua prospettiva.
Una convivenza forzata, una fusione tra due mondi posti in “galassie lontane lontane” che porta i due amici/nemici a trovare – l’uno nell’altro – il giusto stimolo al cambiamento. Alla fine ogni disastro avrà la propria soluzione e ogni tassello troverà il suo posto.

È invece un turbinio di fobie a ritmare la serata di sabato al Teatro Gustavo Modena di Mori che, alle 20:45, ospita “Fiabafobia”. Ad esibirsi Arianna Porcelli Safonov con un monologo comico che affronta le paure che attraverso un linguaggio diverso. Spazio infatti ad una collana di racconti scritta per ridere e per pensare.

Il protagonista al Teatro Monte Baldo di Brentonico, sabato alle 21, è invece “Zhoran. Zingari e violini” di Teatro Musicale. Largo in questo caso ad uno spettacolo scritto ed interpretato da Giuseppe Ciciriello, accompagnato in scena dalla musica di Piero Santoro. Una pièce che presenta uno spaccato del Novecento italiano grazie a decine di interviste condotte in numerosi centri ricreativi dell’Emilia, quelli che un tempo erano case del popolo.

La proposta del Centro Giovani SmartLab di Rovereto in cartellone per sabato alle 20:45 è “Bye Bye Blackbird” di ariaTeatro. Qui Denis Fontanari e Christian Renzicchi interpretano “Il bacio della donna ragno” scritto di Manuel Puig. L’autore, in esilio durante la dittatura argentina, racconta la convivenza coatta di due uomini in una cella: un dissidente politico fedele alla causa sovversiva e un inguaribile romantico e omosessuale che sogna le luci dei riflettori e la vita delle star. Da questi presupposti nasce lo spettacolo, incentrato sulle strategie che i due protagonisti, in prima lettura incompatibili tra loro, mettono in atto per sopravvivere nell’anelito ostinato di incontrarsi e riconoscersi. Il mondo dell’uno s’inabissa in quello dell’altro, nell’evasione comune delle visioni e dei sogni che prendono forma nelle notti di reclusione. I mondi agli antipodi si avvicinano, a volte con sorprendente tenerezza. Quel filo che intreccia le vite e che si crea quando si abbattono i muri tra i due, se da un lato li coinvolge in un’inaspettata reciproca affettività, dall’altra li imbriglia inconsapevolmente nella rete di un potere spietato.

Spazio poi alla dodicesima edizione del festival “I volti del Romanino. Rabbia e fede” che torna al Castello del Buonconsiglio di Trento, proponendo la prima di due produzioni teatrali e musicali originali, sviluppate appositamente per questa edizione. Si parte sabato, alle 15:30, con “Hyer Romanus Brix”, in programma nella Sala Marangonerie, che racconta le vite parallele di Dosso Dossi e Girolamo Romanino grazie alla rilettura di Tommaso Giorgi, studioso d’arte e performer, e alle musiche scritte appositamente dal gruppo Aksak Project, formato da Achille Meazzi all’oud, Nicola Mantovani ai fiati, Eduardo Meazzi e Eliana Piazzi alle percussioni. Lo spettacolo ricostruisce le vicende della decorazione del Magno Palazzo.

A Zambana, domenica alle 20:30, il Collettivo Clochart porta in scena “Scusa”: uno spettacolo da condividere con le famiglie in cui gli unici elementi scenici sono delle lettere che trasformano lo spazio in luoghi e forme utili a trovare le parole per chiedere scusa. Una parola contro migliaia di azioni. Ci sono molti modi di chiedere scusa, in certi casi vanno usati tutti, in altri ne basta uno. Così chiedere scusa può essere un gesto che rafforza l’amicizia, chiarisce i dubbi, e si trasforma in un rimedio contro l’odio.
Diretti da Michele Comite a salire sul palco ci sono Lara Ferrari, Viviana Pacchin e Claudia Marzulli che interpretano la storia di due sorelle in perenne litigio, a imitazione dei litigi fra mamma e papa (la cui presenza e determinata solo dalle loro voci fuori campo). Due bambine che non riescono a chiedersi scusa – o meglio, ci provano finché l’orgoglio non le riporta sulla strada del conflitto.

Non mancano poi le proposte per grandi e piccini. Sabato a Bolzano e domenica a Trento, nell’ambito del Programma Family 2023/24, la Fondazione Haydn propone la guida all’ascolto teatralizzata della Quinta Sinfonia di Ludwig van Beethoven. Un appuntamento da non perdere per tutti i bambini e le bambine dai 4 anni e le loro famiglie in cartellone sabato e domenica alle 16 rispettivamente all’Auditorium di Bolzano e a quello di Trento.

Dopo la pausa delle festività riparte anche la rassegna di teatro per ragazzi Teatro a gonfie vele, che domenica propone “Salamalecchi” del Centro teatro animazione e figure di Gorizia. Lo spettacolo, tratto dall’omonima favola di Andersen, è in calendario per domenica all’auditorium dell’oratorio San Gabriele di Arco con inizio alle 16:30. Alice Melloni racconta qui di un imperatore vanesio e sciocco circondato da cortigiani sempre attenti a compiacerlo in tutti i modi. Così come tutta la gente che lo teme e lo adula. Finché un bimbo, dicendo semplicemente la verità, ne svela l’ipocrisia, e mette così in discussione il castello di menzogne su cui si basa tutto il regno.

Infine, al Teatro parrocchiale di Olle, a Borgo Valsugana sempre domenica, alle 16:30 Roberta Colombo e Andrea Monticelli presentano “Tracce rosse”. Sul palco un’attrice, burattini, pupazzi, sagome di ombre e due giovani spettatori che, poco per volta, si troveranno coinvolti nel gioco del teatro. Un racconto di figura dove la parola e l’immagine si fondono in un delicato equilibrio assaporando la libertà di essere sé stessi, senza vincoli né obblighi, la gioia di vivere, il valore dell’amicizia e dell’amore.