l'esposizione
venerdì 12 Gennaio, 2024
di Redazione
Sarà completato entro il tardo pomeriggio l’allestimento della recinzione del cantiere della piscina Manazzon con le foto della mostra che ritrae l’ultima, vitalissima estate prima dello stop dello scorso 10 settembre. Come noto, l’impianto di via Fogazzaro è stato chiuso per essere radicalmente ristrutturato grazie a un finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “L’estate che verrà”, questo il nome dell’esposizione fotografica, è nata con un obiettivo: fare in modo che attraverso la fotografia i nuotatori continuino a rimanere “vicini” alla piscina anche durante i lavori. L’allestimento è in un certo senso sospeso nel tempo: memoria di quanto è stato e, nel contempo, attesa di uno spazio rinnovato e nuovamente fruibile. L’esposizione si compone di 18 tavole in ecoplak alte 1,83 metri che ricoprono una superficie di 35 metri.
Il progetto è dedicato a Piero Cavagna, il fotografo scomparso lo scorso autunno che, con il progetto “Gli ultimi delle Crispi”, aveva avuto l’idea di far vivere le vecchie scuole in ristrutturazione con le immagini degli ultimi bambini che le avevano frequentate prima della chiusura per lavori.
Tre donne, un progetto. L’esposizione unisce il lavoro di tre donne, di provenienza e formazioni diverse, nella realizzazione di un percorso fotografico focalizzato sulla documentazione della vitalità estiva di un luogo centrale per il nuoto a Trento. Elisa Vettori, Vera Boni e Alice Lotti l’hanno indagato durante l’estate appena trascorsa, con lo sguardo curioso di chi osserva per la prima volta un campo d’azione inesplorato, al fine di lasciare una traccia e valorizzare una realtà complessa e articolata come quella delle piscine della città.