La tragedia
domenica 14 Gennaio, 2024
La Procura chiude il caso: i figli affidati alla nonna avranno diritto al fondo orfani
di Davide Orsato
Il sindaco Tonini: «La rete familiare è forte, non saranno soli»

Caso chiuso e reato «estinto» per morto del reo, ovvero di Igor Moser. La conclusione è quella più ovvia, apparsa già nella sua agghiacciante chiarezza nel pomeriggio di giovedì 11 gennaio. La novità è che la Procura di Trento si avvia verso una chiusura in tempi rapidissimi del procedimento.
Caso chiuso
Non era scontato, perché sul luogo del delitto, nella bifamilare di Montalbiano di Valfloriana, c’erano stati anche dei sopralluoghi da parte della scientifica. E alcuni reperti, tra cui il coltello trovato conficcato nella trave del maso di via Valle, sono stati consegnati a Ris di Parma, per ulteriori verifiche. Tutte le strade sono state tentate, insomma, per chiarire l’accaduto al di là di ogni ragionevole dubbio. Tuttavia non sarà necessario aspettare l’esito del reparto di investigazione speciale dell’Arma: per la Procura le prove raccolte finora sono sufficienti a dimostrare la ricostruzione ipotizzata in questi giorni. Non ci sono state altre persone coinvolte oltre a Igor Moser e alla sua vittima, la compagna Ester Palmieri. Lui ha agito da solo: l’ha colpita, con tutta probabilità a tradimento, senza lasciarle nemmeno la possibilità di difendersi. L’ha lasciata a terra, sanguinante, poi è tornato nel maso di famiglia dove si è impiccato, a Castello di Fiemme.
La chiusura del caso in tempi rapidi è un elemento importante perché serve questo passaggio tecnico, il decreto di chiusura indagine, per l’appunto, per consentire l’accesso al fondo degli orfani di femminicidio. L’iter burocratico non è dei più semplici e molti destinatari non hanno ricevuto i soldi. Si tratta di 60mila euro, la cifra più alta prevista dalla legge, perché nel caso specifico a commettere il femminicidio è stato il coniuge. È anche prevista una borsa di studio di cinquecento euro per ciascuno dei tre bambini della coppia, con un’età compresa fra i 5 e gli 11 anni.
Il nodo dell’affidamento
Concluse le indagini, la questione più delicata da affrontare è quella dell’affidamento. Ieri la Procura ha confermato che tutti e tre i bambini saranno affidati, temporaneamente alla cure della nonna materna, Bruna. Poi ci sarà da valutare le possibilità della famiglia, tenendo anche conto che ci sono altri parenti che potrebbero dare una mano, a cominciare dalla zia, la sorella della madre. «Credo che la soluzione migliore — sono le parole del sindaco di Valfloriana, Michele Tonini, molto vicino alla famiglia di Ester Palmieri — sia quella di rimanere nell’ambito familiare. Loro possono contare su una rete forte, resiliente. Ma c’è tutta una comunità pronta a dare una mano e non parlo solo dei cittadini della Valfloriana: ampia disponibilità è arrivata anche dai paesi limitrofi».
La fine del sogno di Ester
Ester Palmieri aveva legato negli ultimi mesi il suo nome allo studio olistico «Scintille Alchemiche». Era l’unica operatrice. Ieri sulla pagina Facebook dello studio, che aveva clienti da gran parte del Trentino, è comparsa la comunicazione della chiusura: «Con immenso dolore — queste le parole — il sogno di Ester, il suo Studio Olistico Scintilla Alchemica, viene definitivamente chiuso. Ester aveva il grande dono di accendere scintille di vita, di amore, di sogni dentro il cuore delle persone. In suo onore facciamo risplendere le nostre scintille, la nostra vita, i nostri sogni. Ciao Ester».
L’ultimo addio
I funerali di Ester Palmieri si terranno la prossima settimana. Dopo l’autopsia, ieri pomeriggio, è stato comunicato alla famiglia il nulla osta della Procura, ma il corpo della trentottenne non potrà tornare nella sua Valfloriana prima di lunedì, giorno in cui si terranno a Castello di Fiemme i funerali di Igor Moser. La data verrà fissata nelle prossime ore. Con tutta probabilità le esequie si terranno nella chiesa di Casatta, non lontano dalla sua famiglia e dalla sua amata attività.