Il caso

domenica 14 Gennaio, 2024

«Visita le pazienti solo se accompagnate», polemica sul medico di Bagolino

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Il dottor Guri opera anche con pazienti trentini: «C'è chi ha chiamato i carabinieri»

Che in Italia, senza eccezioni, la sanità pubblica a tutti i livelli sia in affanno è sotto gli occhi di tutti, ma quando ad essere colpiti sono i piccoli paesi, le criticità diventano macroscopiche, e certo, non aiuta a rendere più digeribile la situazione di disagio per l’utenza che il medico in questione presenti delle peculiarità che fanno molto discutere i valligiani, tra le quali non visitare le donne, salvo che siano accompagnate. Accade a Bagolino, Comune bresciano dove gran parte della popolazione lavora o ha famiglia in Trentino visti i legami fisici e storici tra le comunità separate dal corso del torrente Caffaro.

Il malcontento della popolazione bagossa è venuto a galla lo scorso 22 dicembre in una riunione, partecipatissima, tenutasi proprio a Bagolino. A farla da padrone una lunga lista di lagnanze sollevata dai residenti nei confronti del dottor Kastriot Guri, un medico di base che la Regione Lombardia ha spedito ad operare in questo estremo lembo della Provincia di Brescia per dare sollievo alla cronica carenza di medici di famiglia che attanaglia la comunità, almeno dalla tragica scomparsa, a causa di un incidente, del dottor Samiee e dal pensionamento del dottor Fiore, storico medico del paese. Il dottor Guri è in carica da circa un mese e mezzo, ma ha già trovato il modo di far parlare abbondantemente di sé. Il primo problema è che, pur operando a Bagolino, sale dalla Provincia di Bergamo, non proprio a un tiro di schioppo. Non solo, a quanto pare ritenendo la strada troppo difficoltosa da percorrere in macchina, il medico avrebbe scelto di raggiungere il Comune confinante col Trentino servendosi solo di mezzi pubblici, ovvero la corriera, questo avrebbe causato una serie di complicazioni.

A quanto viene riferito, infatti, il dottore sarebbe infatti solito lasciare l’ambulatorio prima della fine del suo orario di visita proprio per poter prendere l’ultimo pullman utile a tornare al suo domicilio. Questo è però ancora poco. Tra le critiche sollevate dagli assistiti del dottor Guri figurano tra le altre, la supposta non disponibilità a visitare donne, salvo che siano accompagnate da altre donne, la poca o nulla dimestichezza con le procedure informatiche – non possederebbe un computer per cui opererebbe esclusivamente tramite carta e penna -, errori nella compilazione delle ricette e lo scarso rispetto degli orari di visita.

Va da sé che la situazione sociale venutasi a creare a Bagolino sia a dir poco esplosiva e sia pure in fase di peggioramento. Come denuncia il sindaco di Bagolino, Gianzeno Marca:«Il 9 gennaio scorso il dottore ha fatto attendere tutti i pazienti che aspettavano il loro turno nell’ambulatorio di Ponte Caffaro direttamente in strada, lasciando al freddo numerosi anziani. Il 10 gennaio la situazione si è ripetuta e gli animi si sono scaldati a tal punto da far intervenire i carabinieri per evitare che il malcontento si trasformasse in qualcosa di peggio. Noi abbiamo segnalato la situazione ai vertici sanitari e sappiamo che il medico è stato richiamato. In ogni caso ci stiamo dando da fare per cercare di convincere qualche giovane medico a venire a lavorare da noi. Non è facile, perché siamo in periferia e servirebbero degli incentivi economici, tuttavia la situazione attuale deve essere risolta, perché non è davvero possibile continuare così».