l'inchiesta
venerdì 19 Gennaio, 2024
di Benedetta Centin
Potrebbero essere resi noti già in queste ore gli esiti dell’autopsia eseguita ieri pomeriggio dal medico legale Dario Raniero, su delega della pm Patrizia Foiera che ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti ipotizzando l’omicidio volontario, così da poter effettuare una serie di accertamenti tali da dare un senso alla tragedia. Da risolvere quello che fin da subito è apparso come un giallo. Ma con il passare delle ore e in base agli approfondimenti investigativi svolti fin qui, a quanto trapela, sembrerebbe farsi sempre più spazio l’ipotesi di un malore. Secondo le prime indiscrezioni, infatti, non si sarebbe quindi trattato di una morte violenta. Uno scenario, quello dell’omicidio, che si allontanerebbe. Del resto, anche il primissimo esame sul corpo senza vita di Maria Antonietta Panico, effettuato mercoledì dallo stesso medico legale Raniero intervenuto in casa, avrebbe escluso segni o lesioni che potessero far pensare a un’eventuale aggressione. Almeno questo secondo quanto era emerso già due giorni fa. Ma per avere un quadro più completo, per avere risposte certe, quelle che solo la scienza in questo caso può fornire, toccherà attendere i risultati dell’autopsia appunto e degli esami tossicologici disposti dalla pm. Per capire anche che sostanze siano state eventualmente ingerite dalla ragioniera, mamma di una adolescente.
Sentite le persone vicine a lei
Anche ieri i carabinieri, su delega della Procura, hanno continuato ad effettuare accertamenti per ricostruire gli ultimi giorni, le ultime ore di vita della donna che avrebbe spento 43 candeline a giorni, e cioè il 21 gennaio. Gli investigatori hanno infatti proseguito ad ascoltare una serie di persone legate da un qualche rapporto alla 42enne. E tra questi ci sono anche i suoi ex. Ad essere sentiti sono stati amici, conoscenti, e gli stessi vicini di casa e condomini, per capire se avessero udito qualche rumore anomalo provenire dall’appartamento o visto, notato qualche cosa che potesse essere degno di nota. La pattuglia dei militari che ieri è tornata nella palazzina di via Vicenza non è certo passata inosservata.
Le stesse indagini stanno passando anche attraverso l’analisi del contenuto del telefono della donna, per capire quali siano stati i suoi ultimi contatti, e fino a quando abbia chiamato e mandato messaggi. L’autopsia anche in tal caso chiarirà il momento del decesso, che finora si è ipotizzato risalisse a due, tre giorni prima rispetto al momento del drammatico rinvenimento del cadavere da parte dell’ex compagno.