il podcast
domenica 21 Gennaio, 2024
di Viola Ducati
Qual è il Paese grande quattro volte l’Italia che esporta in tutto il mondo biocombustibili e materie prime agricole? 114,8 milioni di ettari sono le terre accaparrate negli ultimi 20 anni da Stati e multinazionali in tutto il mondo. Il fenomeno del land grabbing, la sottrazione di terre alle comunità locali, ai contadini e ai popoli indigeni per convertirle alla produzione intensiva e industriale, sta ridisegnando la geografia del nostro pianeta.
Secondo il rapporto 2023 di Focsiv (la Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana), l’Africa è il continente più colpito, seguito da America Latina, Europa orientale e Asia. A livello di singoli Stati la Russia è in cima alla classifica, seguita da Perù, Repubblica democratica del Congo, Indonesia, Brasile, Gabon, Camerun, Mozambico, Argentina e Liberia. Gli interessi alla base degli investimenti sono rappresentati per il 40% dallo sfruttamento delle foreste, per il 33% da altri motivi tra cui l’estrazione mineraria, e per il 26% dall’agricoltura. Chi sono invece i Paesi che si stanno allargando? Svizzera, Canada, Stati Uniti, Cina, Giappone e Gran Bretagna sono i più attivi in questa vera e propria corsa alle risorse naturali. Se la Svizzera domina la classifica per numero di ettari accaparrati (13, 3 milioni), è invece la Cina il Paese con più interessi distribuiti nel mondo, avendo accordi con ben 53 Paesi per la concessione di terre.
A fare le spese del land grabbing sono le comunità locali, che perdono i propri mezzi di sussistenza – e con esse, molto spesso, anche le proprie pratiche e tradizioni -, ma anche gli ecosistemi, la biodiversità e il clima. Senza contare i conflitti e l’instabilità politica e sociale che questo fenomeno contribuisce a innescare.
Per provare a comprendere le complesse dinamiche connesse al fenomeno del land grabbing, nel quarto episodio “Ti vedo” viaggia fino in Mozambico per incontrare suor Rita Zaninelli, missionaria comboniana che ha lavorato per lungo tempo nella regione di Nampula, una delle più fragili e colpite all’accaparramento delle terre da parte dei gruppi industriali stranieri. Italiani inclusi.
Il podcast Ti vedo è realizzato dal Centro per la Pace di Bolzano in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, l’Associazione Viraçao&Jangada e ilTquotidiano, oltre al supporto della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol. La quarta puntata è da oggi disponibile sul canale Spotify del Centro per la Pace di Bolzano e sui canali de ilTquotidiano, media partner del progetto.