Il caso
lunedì 22 Gennaio, 2024
di Simone Casciano
La neve copre lo sguardo fino all’orizzonte, alcuni sciatori di fondo passano leggeri, una donna spinge una carrozzina con dentro un bimbo. Sembra un’immagine da cartolina per Pozza di Fassa, non fosse che accanto alla donna c’è anche un lupo. Le immagini sono state girate da Pierluigi Orler e condivise sul gruppo Facebook, Fiemme e Fassa il ritorno del lupo. Un esemplare che si aggiri con questa confidenza attorno agli umani, arrivando a seguire per un po’ la donna con la carrozzina, non può non destare preoccupazione. «Si tratta di un lupo confidente, di cui altre volte abbiamo denunciato i comportamenti – spiega Paolo Scarian, amministratore della pagina e attivista che da anni si dedica al tracciamento dei lupi nelle valli di Fiemme e Fassa – Ora la misura è colma, abbiamo mandato il video a Genovesi di Ispra che ha promesso di attivarsi con la Provincia. Anche la forestale è d’accordo che si deve fare qualcosa». Ma al di là del singolo lupo, secondo Scarian è imperativo un cambio di passo dalla Provincia. «Devono venire in Fiemme e Fassa a fare informazione, la gente deve capire come ci si deve comportare con i lupi. Ora ne abbiamo due confidenti quello di Fassa e un altro nella zona di Fiemme». Animali che sono diventati confidenti a causa dei comportamenti sbagliati delle persone. «Abbiamo trovato resti di selvaggina a Ziano di Fiemme e di maiale a Panchià. Bisogna capire che questo non si deve più fare, è come attirarsi i lupi in casa». E i carnieri non sono l’unico problema. «C’è chi ha attirato il lupo di Fassa con carne o altro cibo per farsi un selfie, e il risultato ora è questo». Cosa fare allora con questo lupo? «Bisogna mettere in atto al più presto delle azioni di dissuasione – conclude Scarian – Qualora queste non fossero efficaci, purtroppo bisognerà prevedere l’abbattimento, come previsto dal Pacobace».
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