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venerdì 26 Gennaio, 2024

A Rovereto Lego Robot si sfidano per la scienza

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Al palazzetto le migliori squadre del Triveneto si sono confrontate a colpi di fantasia, ma anche di sapienza nell’uso della tecnologia moderna

Oltre duecento giovani talentuosi, tra i 9 e i 16 anni, sono arrivati insieme ai loro coach e accompagnatori, per disputare alla competizione della First Lego League 2023/2024 chiamata “Masterpiece Sm”. Questa è stata la prima tappa in programma della challenge. All’evento, organizzato dalla Fondazione Museo Civico, quattordici squadre del Triveneto si sono radunate per sfidarsi nell’affascinante mondo della robotica utilizzando in modo creativo dei mattoncini lego.
«Il tema di quest’anno – ha spiegato Valentina Bisoffi – è l’arte. La tecnologia al servizio dell’arte e gli hobby». L’obiettivo è integrare la tecnologia nell’ambito artistico, con il fine di unire passioni culturali, artistiche e sportive attraverso l’impiego della robotica. Una competizione, quindi, che ha offerto ai giovani, anche l’opportunità di imparare nuove cose divertendosi e sperimentando.
La manifestazione si è suddivisa in quattro parti. La gara di robotica è stata il fulcro dell’evento, visibile al pubblico, dove le missioni, assegnate ai robot-lego nel campo di gara sono costruite e pensate proprio attorno al tema, come ad esempio attivare un mixer, azionare una leva per il cinema 3d, accedere a un palcoscenico con le leve per girare le casse e interruttori per illuminarlo.
Durante i round, l’atmosfera era carica di adrenalina, scandita dallo scadere del tempo. La tensione era palpabile, con sguardi concentrati e mani che lavoravano freneticamente sulle costruzioni programmate. Le altre tre fasi, invece, hanno coinvolto singolarmente squadre e giurie. Quest’ultime hanno valutato i gruppi attraverso un processo che varia ogni anno a seconda dell’argomento della kermesse. I gruppi, composti da un massimo di 10 partecipanti, hanno dovuto preparare una ricerca e un progetto innovativo, cercando soluzioni creative per problemi esistenti. La competizione però non si è limitata solo alla performance; è stato necessario distinguersi anche in altro: «Le giurie si dedicano alla valutazione del progetto scientifico, del design del robot e della strategia sul campo, oltre a esaminare i core values, che sono i valori fondamentali della squadra, come la collaborazione e l’inclusione» ha continuato Bisoffi. Questa fase, seppur nascosta al pubblico, ha rappresentato un po’ il cuore della competizione: le squadre dimostrano le loro capacità in modo tangibile. Uno dei momenti più affascinanti e coinvolgenti è stato anche quello delle prove, durante le quali vengono esposti dai ragazzi i frutti del lavoro svolto. In parallelo, si stanno svolgendo gli eventi del programma Explore, per bambini e bambine dai 6 ai 10 anni che, a maggio, la Fondazione Bruno Kessler ospiterà. Inoltre, per la prima volta in Italia, si terranno eventi Discover adatti ai più piccoli (4-6 anni) che affronteranno i rudimenti di robotica e coding. La manifestazione prevede un totale di dodici qualificazioni regionali in Italia, che nel mese di marzo accederanno alle finali nazionali a Salerno. Le squadre qualificate avranno poi l’opportunità di partecipare a eventi internazionali.