L'iniziativa
martedì 30 Gennaio, 2024
di Redazione
Il progetto pilota sarà ospitato nel comune di Scurelle, che intende offrire agli otto giovani che saranno selezionati l’opportunità di vivere per 24 mesi in un appartamento, dotato di spazi in comune, per attivare un percorso di indipendenza dal nucleo originario. 100 euro o poco più al mese e la possibilità di facilitare l’incontro di domanda e offerta unendo le competenze dei singoli giovani con le richieste del mercato del lavoro locale. In sintesi, con la sperimentazione “Coabitazione attiva” l’ente provinciale vuole facilitare la transizione all’età adulta dei giovani fra i 18 e i 35 anni che, per ragioni socio-economiche o culturali, faticano ad emanciparsi dalle loro famiglie di origine. Gli enti convolti nel progetto sono: l’Agenzia per la Coesione sociale e l’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento, il Comune di Scurelle e l’Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona di Borgo Valsugana.
«Nel 2022, il 46,6% dei giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni risiedeva ancora con i propri genitori – una statistica che ha spinto l’assessore provinciale alle politiche familiari, Francesca Gerosa, a riflettere sulla situazione. In risposta a questa circostanza, la Provincia autonoma di Trento ha lanciato un’iniziativa pionieristica denominata “Coabitazione”, mirata a promuovere l’autonomia dei giovani attraverso soluzioni innovative nel campo dell’abitazione e del lavoro. Il progetto non solo mira a sostenere l’indipendenza dei giovani, ma anche a rafforzare il capitale sociale locale, migliorando il benessere della comunità e rendendo il territorio più attraente. Una peculiarità di questo progetto di transizione all’età adulta è l’inserimento di un monte ore da dedicare al volontariato attraverso enti territoriali, nello spirito della cittadinanza attiva che è valore irrinunciabile e fondamentale per il Trentino, che fa del volontariato una pietra miliare del nostro sistema».
Altro fronte di intervento, oltre ad offrire casa a prezzi irrisori, il contatto diretto con il mercato del lavoro, tramite l’azione sinergica con l’Agenzia del Lavoro «che favorirà la possibilità di intraprendere percorsi di autonomia decisivi in primo luogo sul piano professionale, oltre che economico e sociale – ha dichiarato l’assessore provinciale allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli. Secondo recenti indagini Istat l’uscita dalla famiglia da parte dei giovani negli ultimi anni è stata ulteriormente aggravata dalla crisi economica che ha visto disoccupati quasi il 30% dei giovani, mentre 1 su 5 è nella condizione di Neet (non lavora e non studia)».
Il primo comune trentino ad ospitare il progetto pilota sarà Scurelle e gli attori proponenti che hanno la regia di “Coabitazione” sono: l’Agenzia per la Coesione sociale e l’Agenzia del lavoro della Provincia autonoma di Trento, il Comune di Scurelle e l’Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona di Borgo Valsugana.
Nel dettaglio, il progetto Coabitazione prevede l’impiego di un appartamento ad oggi sfitto, con sette stanze con bagni privati e alcuni spazi comune, di proprietà del Comune di Scurelle e dato in comodato gratuito all’Apsp di Borgo Valsugana. L’Apsp ha deciso di metterlo a disposizione per un percorso innovativo che alimenti il tessuto sociale del luogo, secondo il principio dell’Economia della saturazione, cioè di dare nuova vita agli immobili pubblici inutilizzati.
Inoltre, il bando prevede 10 ore al mese di volontariato attivo: i giovani partecipanti dovranno impegnarsi nei confronti della comunità contribuendo con attività di volontariato a favore del benessere di tutti. L’immobile ospiterà al piano terra un centro diurno per anziani gestito da APSP; al primo piano ambulatori medici e all’ultimo piano sarà nuova “casa” per i giovani che parteciperanno al bando.