Il lutto

martedì 30 Gennaio, 2024

Si è spento a 75 anni Claudio Stedile, educatore vero

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Morto a 75 anni ad Arco l’ex docente e dirigente provinciale precursore delle politiche giovanili

Se ne è andato a 75 anni Claudio Stedile, grande educatore e docente prestato all’amministrazione provinciale di cui è stato dirigente nel settore sempre dell’Istruzione, al fianco dell’assessore Tiziano Salvaterra. Era malato da tempo e ieri pomeriggio si è spento nell’ospedale di Arco, città in cui viveva da tempo. Era nato a Rovereto 75 anni fa. Stedile era stato prima docente alle scuole professionali e poi era diventato dirigente scolastico e infine era passato in Provincia. Grande appassionato e ideatore di politiche giovanili. Venne salutato in un convegno in consiglio provinciale il maggio scorso su iniziativa dei suoi amici e allievi Salvaterra, Paolo Tonelli e Alessandro Olivi.
​​​​​​​​Poche volte la sala dell’Aurora di Palazzo Trentini è stata tanto affollata come in quella sera di maggio e poche volte gli applausi sono risuonati così calorosi e a lungo come quelli tributati a Stedile, da un pubblico di ex colleghi e amici che avevano voluto essere presenti al conferimento della targa con la quale la presidenza del Consiglio provinciale ha omaggiato la sua lunga carriera. Uomo umile e gentile, apprezzato insegnante, dirigente scolastico e infine docente universitario, Stedile seppe trasferire nella vita scolastica e di comunità il modello educativo di don Milani. Educatore “vero”, aperto all’innovazione nella cultura e nella didattica, ha saputo tirare fuori il meglio dalle nuove generazioni, aiutando tanti giovani a realizzarsi e trovare la loro strada negli studi e nella vita.
Olivi ne ricordò l’impegno per i giovani: «Mi ha insegnato come la scuola rappresenti per le nostre piccole comunità un luogo di relazione e di confronto, un elemento di coesione del territorio».
L’ex assessore all’istruzione della Provincia di Trento Tiziano Salvaterra, che si è definito suo allievo, ha ripercorso gli straordinari anni dal 2003 al 2008 in cui Stedile svolse il ruolo di referente per le politiche giovanili presso l’assessorato da lui guidato. Fu quella la prima volta che presso l’istruzione veniva ritagliato uno spazio dedicato alle politiche giovanili, in precedenza assorbite tra le competenze delle politiche sociali. In una visione che metteva lo studente al centro, che valorizzava i talenti di ognuno, quali essi fossero, con una particolare attenzione ai più deboli e tenendo a riferimento il rapporto strategico con i contesti famigliare e di comunità, Stedile seppe imprimere un impulso straordinario alle politiche giovanili, costruendo un modello tuttora valido. Con il metodo del dialogo, del confronto, della pazienza e nel contempo nel rispetto dei ruoli, seppe coniugare l’ideale con la realtà, fondata sui valori e sulla coerenza della testimonianza.