Il caso
mercoledì 31 Gennaio, 2024
di Redazione
Ci sono ancora centinaia di persone per le strade di Trento e Rovereto e, con la chiusura dei dormitori aperti per l’emergenza freddo (quello alle ex Bellesini chiuderà il 4 febbraio quello di San Nicolò ha già chiuso il 29 gennaio), non faranno che aumentare. È questa la situazione denunciata dall’Assemblea Antirazzista di Trento. «Come è ormai noto, i richiedenti asilo, pur portatori del diritto previsto dalla normativa italiana ed europea di avere accesso alle misure di accoglienza – scrivono gli attivisti in una nota – Sono lasciati per svariati mesi e in modo del tutto illegittimo in attesa di entrare nel sistema di accoglienza provinciale». Attraverso incontri con le persone gli attivisti denunciano le precarie condizioni in cui si trovano queste persone dopo mesi passati al freddo e all’addiaccio. In particolare i referti medici mostrano casi di episodi sincopali e/o difficoltà respiratorie legate al freddo, malattie della pelle a causa della mancanza di accesso alle docce e lavanderie, e poi ulcere, fratture e glaucomi. «È evidente che buona parte di questi referti siano diretta conseguenza delle politiche di negazione dell’accoglienza della Giunta Fugatti; in altri casi sono il risultato della mancanza di servizi per persone senza fissa dimora (lavoratori e non) e dell’ingiustizia sociale che imperversa in Trentino. Questa mancanza di servizi essenziali consegna le persone a situazioni di forte disagio, che possono provocare eventi traumatici e uno stato di abbandono e disperazione soprattutto tra i soggetti più fragili, proprio coloro che in primis dovrebbero essere accolti. Non vogliamo altre morti o altre persone lasciate sole e marginalizzate!». Proprio da queste convinzioni muove i suoi passi l’esposto querela presentato dagli attivisti sul caso di Abdeljalil Bendaoud, il giovane di 27 anni morto di freddo a Verona lo scorso 10 dicembre. e. Il ragazzo aveva manifestato la volontà di presentare domanda di protezione internazionale ed era
stato inserito nelle liste d’attesa locali per un posto letto.
l'incontro formativo
di Redazione
Il 20 novembre alla Fondazione Mach l'evento di approfondimento riservato ai datori di lavoro i cui dipendenti potrebbero essere esposti al rischio di incontrare, durante il proprio lavoro, un orso o un lupo