L'intesa

giovedì 1 Febbraio, 2024

Nuovo protocollo tra Provincia, Comune di Trento e Rfi. Passi avanti per l’interramento della ferrovia

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Siglata l’intesa per la seconda parte del progetto integrato sul capoluogo che comprende la rigenerazione delle aree liberate e il trasporto pubblico urbano

Firmato questa mattina nella sede di piazza Dante il Protocollo tra Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, finalizzato allo studio per l’attuazione della seconda fase del «Progetto integrato di Trento», che riguarda l’interramento del tratto cittadino della ferrovia, la realizzazione della nuova stazione ipogea, la riqualificazione urbanistica delle aree liberate in superficie e il progetto di sviluppo di un sistema nord-sud di trasporto urbano ad alta capacità e frequenza. Si tratta dunque della fase due del disegno strategico sulla città, a sua volta elaborato in coerenza con i protocolli sottoscritti con RFI, Provincia e Comune di Trento nel 2018 e 2019, che prosegue dopo la prima parte dedicata al progetto della circonvallazione ferroviaria. Il documento è stato siglato alla presenza del viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, dal sindaco di Trento Franco Ianeselli, dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI Gianpiero Strisciuglio e dall’Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto.

«Con questa intesa diamo seguito agli accordi già sottoscritti dalle parti per l’analisi delle opportunità che si aprono per la città in relazione al raddoppio della linea del Brennero e all’avanzamento dei suoi lotti prioritari – spiega il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti – Con un’attenzione, grazie all’inclusione di un nuovo partner costituito da FS Sistemi Urbani, anche agli aspetti di riqualificazione e ricucitura urbana: per pensare a come unire, grazie alla disponibilità futura delle aree in superficie, quello che oggi la ferrovia separa. È un metodo di lavoro congiunto, che ci aiuterà a capire meglio come gli investimenti strategici sul tema della ferrovia potranno avere sviluppi e ricadute positive per lo sviluppo del capoluogo e dell’intero Trentino».

«Fin dall’inizio l’Amministrazione comunale – le parole del sindaco di Trento Franco Ianeselli – ha considerato il progetto della circonvallazione ferroviaria come parte di un progetto più vasto, che prevede il superamento della barriera rappresentata oggi dalla ferrovia storica, la riqualificazione di un’area centrale che ha una forte valenza strategica e il ripensamento della mobilità con lo sviluppo di nuovi sistemi di trasporto più sostenibili. Proprio su questa visione abbiamo avviato il laboratorio partecipato SuperTrento, la cui sintesi sarà pronta nelle prossime settimane. Il Protocollo è dunque la tappa fondamentale di un percorso che si pone la prospettiva di rendere Trento una città moderna, più verde, con connessioni migliori a livello urbano ed europeo. È una prospettiva che può diventare praticabile solo se c’è la condivisione di tutte le parti in causa. Condivisione a cui le firme di oggi hanno dato la necessaria concretezza».

«Il protocollo di oggi – afferma Gianpiero Strisciuglio, Amministratore delegato e Diretto generale di Rfi – testimonia un approccio sistemico del Gruppo per dare ai territori e alla loro economia una nuova viabilità come ci chiedono il Governo e l’Europa. Realizzeremo in modo integrato infrastrutture ferroviarie, collegamenti, la nuova stazione con una pianificazione congiunta volta a cucire insieme tutti gli interventi sul nodo di Trento».

Protocollo: focus
Il nuovo Protocollo affronta dunque il disegno complessivo che si avrà dalla realizzazione di tutte le infrastrutture previste nella seconda parte del “Progetto integrato di Trento”, tenendo conto, come requisito fondamentale delle analisi, la disponibilità del tracciato alternativo che si avrà con la prosecuzione dei lavori del bypass di Trento (Lotto 3A del raddoppio della linea Verona-Fortezza).
In quest’ottica infatti il progetto per la circonvallazione si è sviluppato contemplando la possibilità di accogliere e gestire temporaneamente l’intero traffico (sia merci che passeggeri) sulla nuova linea così da sgravare temporaneamente la linea storica dal passaggio dei treni e ponendo condizioni molto più semplici per poter realizzare il suo interramento.
Saranno costituiti due distinti Gruppi di Lavoro che elaboreranno rispettivamente uno studio ingegneristico-trasportistico e uno studio in ambito urbanistico e di valorizzazione patrimoniale con l’obiettivo di analizzare e sviluppare (anche attraverso un documento di fattibilità delle alternative progettuali – DocFAP):

l’interramento della linea convenzionale Verona-Brennero e della linea Valsugana, nell’ambito di Trento;
un nuovo sistema in grado di sviluppare il trasporto urbano nella direzione nord-sud della città;
la realizzazione di sistemi terminali sotterranei per la linea Valsugana e per la linea Trento-Malè-Mezzana;
le opere di collegamento funzionale e architettonico tra i vari sistemi di trasporto, al fine di ottenere
un sistema di mobilità pubblica efficace, conveniente e di alto valore ambientale ed architettonico;
la realizzazione di un mezzanino, cioè una struttura di servizio sovrapposta alla linea storica Verona-Brennero per gli accessi ai diversi sistemi di trasporto;
la pianificazione di una corretta ricucitura e valorizzazione delle aree ed edifici che verranno dismessi.
Il nuovo Protocollo sviluppa quindi i precedenti precisando meglio l’obiettivo dell’interramento del tratto cittadino della ferrovia. Il documento impegna i firmatari ad assicurare da un lato i vincoli di funzionalità e sicurezza dei vari sistemi di trasporto coinvolti e dall’altro, sulla scorta degli esiti del percorso partecipato SuperTrento, a definire un piano di azione condiviso finalizzato alla ricucitura e valorizzazione delle aree e degli edifici che verranno dismessi a seguito dell’interramento della linea storica.