La storia
domenica 4 Febbraio, 2024
di Davide Sgrò
Sono poche al giorno d’oggi le realtà locali che vantano una storia lunga quasi un secolo. Una di queste è la Gioielleria Obrelli di Lavis, che con il 2024 entrerà nel suo novantacinquesimo anno di attività e si sta preparando a passare il testimone alla terza generazione.
Lo dimostrano le festività natalizie appena trascorse: la gioielleria di via Roma è il punto di riferimento della comunità. Dalla porta della loro bottega, infatti, hanno visto passare quasi un secolo di storia lavisana, ed è proprio questa probabilmente la cosa più emozionante: veder entrare un nonno con il nipote per l’acquisto del primo orologio, sentendolo raccontare al più giovane di quando lui, alla sua età, aveva acquistato il primo orologio proprio lì. La storia della famiglia Obrelli è una storia generazionale caratterizzata dall’amore per il prezioso, che con il passare dei decenni è entrata nella tradizione famigliare di tanti lavisani e non solo.
Ma facciamo un passo indietro. Era il 1927 quando un allora quindicenne Italo Obrelli inizia a lavorare a Lavis presso la piccola bottega dello zio materno Arturo Gianni, orologiaio con la bottega in via Matteotti. Proprio qui inizia il suo percorso lavorativo. Il 1929 è l’anno della Grande Crisi e Arturo, viste le scarse vendite, sceglie di ritirarsi. Italo, al contrario, si motiva sempre di più a continuare il duro lavoro iniziato dallo zio e decide di rilevare l’attività.
La crisi del Ventinove segna di fatto un momento spartiacque per la storia degli Obrelli. Partire con una nuova attività in quell’anno non è per nulla facile, ma Italo stringe i denti. Due volte in settimana pedala fino ad Ala in un bar punto d’appoggio per l’attività, ritira gli orologi da riparare e li riporta ai loro proprietari riparati. Una sorta di filiale ante litteram che ci dà la misura della resilienza e della dedizione che ha portato la sua bottega a raggiungere alti livelli di fiducia e professionalità verso la clientela, aiutato anche dalla moglie Ada che, ritiratasi dal mondo dell’insegnamento, decide di affiancare il marito.
Nel dopoguerra c’è un importante sviluppo: a partire dagli anni Cinquanta viene acquisito il piano terra dell’attuale immobile di via Roma, spostando la bottega dalla sua iniziale posizione. I tre figli, Cristiana, Maurizio e Gianfranco, entrano ufficialmente in azienda una volta laureati: «Ci piaceva stare insieme – raccontano – le prospettive di sviluppo c’erano, si trattava di un bel lavoro, e poi si stava in famiglia. Di fatto, la bottega era la nostra casa». Ben presto l’attività si amplia, fino a comprendere ad oggi i quattro piani di showroom dello storico palazzo Cinquecentesco dove sono nati i laboratori interni di orologeria e oreficeria, oltre a negozio e al magazzino. La bottega passa così da società individuale a società familiare, e il testimone della gestione della gioielleria transita ufficialmente in mano ai tre fratelli a partire dal 1992, quando insieme fondano l’attuale Srl.
Il 2012 è l’anno in cui viene aperto il punto vendita a Trento in via Mazzini, con lo scopo di avvicinarsi alla clientela del capoluogo, espandendosi a livello territoriale. Un altro sviluppo importante c’è stato nel 2021 con l’apertura a Milano dell’ufficio per la vendita dei lingotti e delle monete d’oro da investimento.
Oggi insieme ai fratelli Obrelli ci sono le figlie di Maurizio e Cristiana: Stefania, classe 1987, e Giordana, classe 1995, che rappresentano la terza generazione. In affiancamento ci sono uno staff di dipendenti e alcuni artigiani maestri nell’arte orafa che danno ancora più valore al lavoro dell’azienda.
Nonostante la location storica non si trovi in una grande città, nel tempo la gioielleria è riuscita a farsi strada sia a livello regionale che nazionale grazie anche alla nascita dell’e-commerce per la vendita dell’oro da investimento possibile attraverso il sito. Oltre alle marche di cui gli Obrelli sono rappresentanti concessionari, la famiglia produce una propria linea di prodotti che sviluppano a Valenza, in Piemonte, dove è localizzato uno dei più importanti distretti dell’oro in Italia. «Lì abbiamo la nostra struttura produttiva dove Gianfranco in qualità di gemmologo seleziona i diamanti e le pietre preziose: questo ci permette di far risparmiare i clienti e di essere così molto più competitivi».
Se c’è un insegnamento che Italo e Ada sicuramente hanno trasmesso ai loro figli, questo è il valore dell’onestà, della lealtà e della sincerità, soprattutto in un settore come quello dell’oreficeria, dove vengono affidati anche grossi capitali. «La fiducia che il cliente ripone in noi è ancora più appagante rispetto alla mera vendita. Ci vengono dati in custodia gioielli che portano con sé storie di vita».