la storia

lunedì 5 Febbraio, 2024

Egidio Armanini e Romana Dossi, da 35 anni volontari alla Mensa della Provvidenza: «Natale e Pasqua siamo lì»

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La coppia a servizio dei più bisognosi: «Aiutiamo gli ultimi, i più poveri, gli esclusi»

Sono marito e moglie, e volontari della Caritas. «Siamo alla mesa della Provvidenza, siamo lì da 35 anni. Poi facciamo tanto altro. Sempre con la stessa paga», dicono sorridendo. Gratis, perché questo è lo spirito del volontariato. Lui si chiama Egidio Armanini, lei Romana Dossi. «Io lavoro anche in parrocchia — dice lei — preparo il pranzo degli anziani, poi consegno le borse per i meno abbienti e due volte alla settimana sono al negozio dell’Altro uso». Il loro impegno maggiore è però alla mensa dei poveri. Natale, Pasqua, tutte le feste comandate loro sono lì: «Facciamo i nostri turni. Anche in questi giorni, e sono sempre di più quelli che entrano da quella porta per mangiare un boccone. Erano 140 venerdì, 160 il giorno prima». Persone che loro accolgono senza giudizio, senza pregiudizio soprattutto: «Sono persone, ciascuna con la sua storia. Sono quelli che spesso la gente vede per strada, ma che non si è più capaci di guardare. Tra vedere e guardare c’è differenza», sottolinea Egidio. E aggiunge, amareggiato: «Ora si è tutti distratti, non ci si ferma un minuto a capire. Figurarsi ad ascoltare le storie degli ultimi, che in questo mondo sono sempre più ultimi». Romana ribadisce: «E sempre di più». Si guardano un’altra volta, sono di nuovo d’accordo: «A volte basta un niente, basta un sorriso. Ed è la nostra paga. A volte basta il niente, il sorriso da parte di chi prende il piatto».
Guardano ora la platea, gli spalti assiepati da giovani: «Qui sono tanti, ed è bello, ma il volontariato alla mensa della provvidenza è fatto soprattutto da anziani, e questo è un problema». Egidio mette le mani avanti: «Non voglio fare polemica, perché il volontariato è tutto positivo. Ma bisognerebbe spiegare ai giovani che non è solo quello con la divisa, quello che ti dà anche un po’ di potere l’unico volontariato che esiste. C’è anche quello che non ti dà nulla, se non un grembiule».