I dati

lunedì 5 Febbraio, 2024

Autotrasporti, nel 2023 la polizia locale di Trento ha controllato più di 750 mezzi, 260 quelli sanzionati

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Oltre 350 le infrazioni, 277 per tachigrafo alterato o manomesso, nel 75 per cento dei casi a opera di imprese straniere. L’incasso solo dalle multe ai veicoli esteri è di 180 mila euro. Sospese ben 179 patenti, multate anche 33 aziende

Oltre 300 sono le violazioni rilevate dalla Polizia locale durante i controlli all’autotrasporto nel corso del 2023. Sui 762 veicoli controllati sono infatti 357 i verbali emessi, che in 277 casi riguardano infrazioni alle regole sul tachigrafo per eludere le leggi sui tempi di guida e riposo dei conducenti nonché sui limiti di velocità dei mezzi. Nello specifico si tratta di 42 verbali per tachigrafo manomesso/alterato, 14 per tachigrafo con sigilli manomessi, 54 per tachigrafo non conforme (sostituzione impropria dei componenti), 96 per omesso inserimento della carta conducente nel tachigrafo (omissione, utilizzo carta non propria, uso di carta sostituita) e 71 per circolazione con tachigrafo non funzionante. Queste violazioni hanno portato alla sospensione di 179 patenti, a 11 fermi amministrativi e al sequestro di 37 dispositivi capaci di alterare le registrazioni dei tachigrafi.

Ad essere sanzionati sono stati complessivamente 260 veicoli (in alcuni casi sono state rilevate più violazioni per mezzo): 193 veicoli immatricolati all’estero, 62 veicoli italiani immatricolati fuori la provincia di Trento e 5  immatricolati in provincia. Per le violazioni commesse da veicoli stranieri sono stati incassati più di 180 mila euro.

Le altre violazioni hanno riguardato reati più comuni come il superamento dei limiti di velocità (6 casi) e l’uso del cellulare alla guida (7 casi). In 33 casi a essere sanzionata è stata l’azienda di trasporto.

L’attività della Polizia locale ha avuto rilevanza anche a livello europeo. Proprio da Trento sono partite infatti le prime segnalazioni all’Unione europea riguardo alle gravi carenze nelle carte tachigrafiche rilasciate da molti paesi europei (come Slovenia, Olanda e Polonia) e paesi extra-europei (come Russia, Turchia e Albania) che non rispettano i requisiti tecnici stabiliti dai regolamenti. L’esperienza di Trento è stata anche portata a un incontro internazionale sul tema svoltosi novembre scorso a Zagabria.