cronaca
mercoledì 7 Febbraio, 2024
di Benedetta Centin
Ha riscontrato interesse l’appello, lanciato dal vicesindaco di Valfloriana, Sergio Genetin, per fare in modo di tenere aperto il centro olistico della nipote Ester Palmieri, la oss di 37 anni uccisa l’11 gennaio scorso dal suo ex compagno Igor Moser, papà dei suoi tre figli, il quale si è poi tolto la vita. Ci sono state infatti alcune persone, anche non propriamente della zona, che in queste due settimane si sono fatte avanti dicendosi interessate a subentrare. «Dopo il mio appello mi hanno contattato in cinque, sei, del territorio ma anche di altre valli» fa sapere Genetin. «E tra queste c’è una possibile candidata che ho già incontrato, che è venuta con me nel centro di Ester, dove era già stata, e per lei non è stato facile, era molto emozionata» spiega il parente. Si tratta di un’operatrice sempre del settore benessere che si è detta pronta a subentrare con la sua attività (non olistica) nello studio che era stato aperto dalla 37enne nella frazione di Casatta pochi mesi fa, a settembre 2023: per lei, oss in una rsa per 15 anni, la realizzazione di un sogno, che però è durato troppo poco. Un ambizioso progetto che lo zio e vicesindaco aveva contribuito a trasformare in realtà. E che ora vorrebbe non veder naufragare, per «continuare a tenere viva la scintilla che Ester aveva acceso a Valfloriana, e non solo». Per non spegnere il ricordo di lei, il suo sorriso, la sua propensione ad aiutare gli altri, che hanno lasciato il segno nella comunità.
Benessere ma anche sociale
«Certo il centro non sarà più lo stesso — ammette il parente — ma tenerlo aperto sarà come proseguire il sogno di Ester che io personalmente ho sempre sostenuto. Ed è importante che continui anche a rappresentare un punto di riferimento per il sociale. In particolare per tanti anziani che non hanno la possibilità di spostarsi in auto e che spesso hanno bisogno di interfacciarsi con qualcuno, di avere attenzioni. Ester per agevolarli andava anche a casa loro pur di farli star bene» continua Genetin. Ora, di qui a breve «il testimone potrebbe essere raccolto da un’operatrice sempre dell’ambito del benessere che aveva già avuto modo di incontrare e di interfacciarsi con mia nipote per lavoro e che avrà una sua attività, diversa da quella di Ester: io ne sarei contento, mi farebbe piacere succedesse — spiega ancora lo zio — le ho comunque detto che non dovrà rapportarsi, confrontarsi con quello che è stata Ester: lei dovrà lavorare con il suo carattere e la sua professionalità». Ma mancano ancora alcuni scogli da superare prima di avere la certezza che gli spazi del centro olistico prendano di nuovo vita, con un’attività che appunto non sarà la stessa. «È necessario un consulto con il commercialista per capire se sia possibile il subentro — chiarisce Genetin — poi anche il proprietario dell’immobile dovrà dare il suo consenso».
Offerte dei funerali agli orfani
Nel frattempo Valfloriana ma anche altre comunità stanno dimostrando la loro solidarietà alla famiglia, in particolare ai tre figli rimasti orfani di entrambi i genitori, attraverso raccolte fondi e offerte. «In val di Fiemme è capitato che abbiano devoluto ai miei nipoti le offerte raccolte durante alcuni funerali, non possiamo che dire ancora una volta grazie» le parole dello zio.
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