La tragedia
sabato 10 Febbraio, 2024
di Benedetta Centin
Era stato rianimato a lungo dopo che era stato estratto dalle lamiere della sua utilitaria finita contro un tir, tra Sanzeno e Predaia, in val di Non. Trasferito a sirene spiegate all’ospedale Santa Chiara di Trento, accolto in terapia intensiva, è sopravvissuto solo per alcune ore. Paolo Gabardi, agricoltore di 64 anni residente a Romeno, ieri sera è stato infatti dichiarato morto. Per la disperazione del fratello Gianni, agricoltore come lui, e di tutti coloro che lo conoscevano.
Lo schianto lungo la statale
L’incidente era avvenuto ieri mattina, attorno alle 11.40, lungo la strada statale 43dir, in val di Non.
Secondo la prima ricostruzione l’uomo, alla guida della sua Fiat Panda, affrontando una curva in direzione dell’abitato
di Sanzeno, forse complice l’asfalto bagnato, ha perso il controllo dell’auto che è andata in testacoda e ha finito per invadere la corsia di marcia opposta.
Dall’altra corsia di marcia, in quel momento stava sopraggiungendo un autoarticolato carico di materiale industriale, condotto da un 40enne straniero che viaggiava in direzione Dermulo per conto di una
ditta veneta.
E lo scontro tra auto e mezzo pesante è stata inevitabile.
Liberato dalle lamiere
Ad avere la peggio il pensionato di Romeno, che è stato estratto dall’abitacolo deformato, stritolato per lo nel più lato passeggero. Ad operare i vigili del fuoco volontari di Sanzeno intervenuti con quelli del corpo di Taio dopo l’allarme fatto scattare attorno alle 11.40. Le condizioni di Paolo Gabardi sono apparse fin da subito gravi, tanto che il personale medico e infermieristico convogliato sul posto con tre ambulanze e un’auto medica hanno subito provveduto a rianimarlo. Operazioni, queste, che si sarebbero protratte a lungo. Vista la situazione era anche stato attivato l’elisoccorso che però non è intervenuto a causa delle condizioni meteo. Una volta stabilizzato, il conducente di 64 anni è stato caricato in ambulanza e trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento dove è stato accolto prima al pronto soccorso, poi in terapia intensiva. Critici i traumi riportati nello schianto contro il tir: non gli hanno appunto dato chance di sopravvivenza. I medici si erano infatti riservati la prognosi per lui. Hanno tentato il possibile per salvarlo ma in serata si sono dovuti arrendere e dichiararne il decesso.
Quanto al conducente del mezzo pesante, di una ditta veneta, non ha riportato conseguenze.
Ad occuparsi dei rilievi dell’incidente e di far defluire il traffico i carabinieri di Novella, compagnia di Cles, che dovranno ricostruire l’esatta dinamica del sinistro e che quanto prima faranno recapitare sulla scrivania del pubblico ministero di turno, Giorgio Bocciarelli, una relazione.
Il sindaco: «Benvoluto da tutti»
La notizia della tragedia si è diffusa in fretta, ieri sera, a Romeno. In paese si era sperato e pregato perché riuscisse a rimettersi. Ma così non è stato. Provato da quanto accaduto anche il sindaco, Luca Fattor: «La mia vicinanza, ma anche quella di tutta la comunità, va ai familiari di Paolo: quando ci sono perdite così improvvise si rimane sempre attoniti, ci si rende conto che siamo davvero appesi a un filo». Il primo cittadino, che ieri mattina si trovava a viaggiare proprio lungo la statale 43dir quando è accaduto lo schianto, a sole poche centinaia di metri di lui, descrive Paolo Gabardo come «una persona molto conosciuta, partecipe, benvoluta da tutti, un grande lavoratore, per una vita contadino assieme al fratello Gianni».