la storia
martedì 13 Febbraio, 2024
di Tommaso Di Giannantonio
Si trovano in tre diversi territori — Valsugana, Val Rendena e Val di Sole — ma sono tutti accomunati da una cosa: in rapporto alla popolazione, sono i tre Comuni trentini più abitati da pendolari. Stiamo parlando di Vignola Falesina, Pelugo e Cavizzana. «Il paese si svuota di giorno. Stiamo diventando un paese dormitorio. Ha chiuso anche il bar-pizzeria», dice il sindaco di Cavizzana, Gianni Rizzi.
«Vignola, attivato bus studenti»
Il primo cittadino di Vignola Falesina, paese di nemmeno 200 anime in Valsugana, non vuole sentire parlare di «dormitorio». «Anzi siamo un paese molto attivo — dice Mirko Gadler — Eventi, manifestazioni: facciamo di tutto per far sì che non diventi un paese dormitorio». È un fatto, però, che oltre il 60% degli abitanti si sposta fuori dal comune per raggiungere il luogo di lavoro o di studio. «L’occupazione è completamente fuori perché siamo un paese arrampicato sulla montagna — spiega il sindaco — La maggior parte delle persone lavora a Trento o a Pergine. Quasi tutti si spostano in auto, magari arrivano a Pergine e poi prendono il treno fino a Trento. Per quanto riguarda gli studenti, abbiamo tutti i servizi scolastici, dall’asilo fino alle scuole medie. Proprio lo scorso anno — dice con un certo orgoglio — abbiamo aggiunto una corsa scolastica di Trentino trasporti che parte alle 7 del mattino per tutti i ragazzi che vanno alle scuole superiori. Può essere utilizzata anche dai lavoratori. Questa corsa ci ha dato una boccata d’ossigeno».
«Pelugo, attività in calo»
Il secondo Comune trentino per tasso di pendolarismo extra-comunale è Pelugo, località di 400 abitanti in Val Rendena: la percentuale di lavoratori e studenti pendolari arriva al 53,5%. «Tante attività economiche sono sparite, soprattutto nell’edilizia — considera il sindaco Mauro Chiodega — E facciamo fatica a mantenere gli esercizi commerciali ancora aperti. Possiamo ritenerci fortunati perché abbiamo un bar e una Famiglia cooperativa, che sono dei punti di riferimento essenziali per la socialità». Non manca l’impegno per tenere viva la comunità. «Abbiamo aderito al progetto Aree interne in cui la Provincia e l’Unione europea mettono a disposizione un contributo sostanzioso volto anche a prevenire lo spopolamento delle valli laterali — spiega il primo cittadino di Pelugo — Il Comune capofila del progetto è Pinzolo. Tra gli obblighi, dobbiamo ascoltare le indicazioni che arrivano dalla popolazione e dalle categorie economiche per definire la strategia di intervento sul territorio».
«Cavizzana, paese dormitorio»
Il sindaco di Cavizzana, paese di 250 anime in Val di Sole, ammette molto schiettamente che «di giorno il paese si svuota». È il terzo Comune per pendolarismo: 51,9%. «Vanno tutti a Malè, Cles e Trento, anche perché siamo a due chilometri dalla statale — dice il primo cittadino Gianni Rizzi — In paese ci sono solo due aziende agricole, una di falegnameria e poi una locanda. Avevamo un bar-pizzeria, ma ha chiuso. Per fortuna abbiamo il negozio della Famiglia cooperativa». Con il passare del tempo, però, «stiamo diventando un paese dormitorio — prosegue — Quando tornano a casa le persone tendono sempre di più a stare a casa con tutte queste piattaforme come Netflix. Noi facciamo di tutto per mantenere vivo il paese. Ora vogliamo fare un centro di aggregazione per giovani».
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