il video
martedì 13 Febbraio, 2024
Macerie, case distrutte, famiglie che cercano riparo in edifici diroccati. È questa la situazione a Jabalia, città palestinese a quattro chilometri a Nord di Gaza City. “Le nostre case sono state bombardate. L’intero isolato è stato raso al suolo”, ha raccontato Umm Suhaib, donna palestinese che ha trovato rifugio in una scuola buttata giù dai raid. “Abbiamo cercato di trovare un posto qua ma non c’era. Abbiamo montato una tenda e ci siamo sistemati lì. In ogni tenda ci sono almeno 15 persone”, ha spiegato. Fino ad oggi l’offensiva israeliana ha ucciso più di 28mila palestinesi nella Striscia e costringendo molti altri a sfollare.
la sentenza
di Redazione
I giudici popolari hanno riconosciuto il 31enne colpevole di tutti reati contestati dalle pm: omicidio volontario con tre aggravanti (aver ucciso la convivente, con premeditazione e per aver agito con crudeltà), interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere con l’aggravante di averlo commesso per coprire l’omicidio