grandi carnivori
martedì 13 Febbraio, 2024
di Redazione
Nei giorni scorsi l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha prodotto gli esiti relativi ad uno degli orsi rinvenuti morti nel 2023 e consegnati all’ente sopra menzionato per le indagini del caso. Il referto riguarda F56, femmina subadulta di 3 anni e 67 kg, trovata morta nel comune di Cavedago il 16 giugno 2023. Le analisi tossicologiche e l’autopsia, eseguita dagli specialisti del Centro specialistico di medicina forense veterinaria dell’IZSVe e del Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria, hanno appurato che l’animale è morto per cause naturali, ovvero per uccisione da parte di un altro orso. Diverse le cause di morte di F36. L’orsa ritrovata morta la sera del 27 settembre scorso in val Bondone, suolla cui autopsia vige ancora il segreto istruttorio da parte della Procura di Trento ma che secondo le indiscrezioni raccolte da il T nei giorni scorsi è stata uccisa da un proiettile.
Nonostante le temperature nettamente sopra la media registrate soprattutto nella seconda metà del mese e la concomitante scarsità di neve, non sono pervenute segnalazioni di orsi in attività, con due, rilevanti eccezioni. In Val di Sole, infatti un orso ha consumato rifiuti organici nei bidoni per la raccolta dell’umido in comune di Malè, nelle frazioni di Bolentina e Montés. Si ricorda che, proprio in questi mesi, sono in fase di posa in val di Sole 70 strutture anti-orso sviluppate per proteggere i bidoni per l’organico in uso in valle. I primi 25 moduli sono stati già installati; nei prossimi mesi ne saranno posizionati altri 45.
Il 28 gennaio, un rilevante episodio di interazione uomo-orso ha coinvolto il giovane maschio M90, radiocollarato il 14 settembre scorso a causa dei suoi comportamenti di confidenza nei confronti dell’uomo e di ricerca di rifiuti organici. In tale occasione l’orso si è reso protagonista di un avvicinamento volontario a una coppia di giovani escursionisti, che ha seguito per circa 700 metri e per 10 minuti. A seguito di tale evento, che si aggiunge ad altri precedenti (ripetuti ingressi in centri abitati e altri casi in cui ha seguito intenzionalmente persone, nonostante diverse azioni di
dissuasione), l’amministrazione provinciale ha ritenuto necessaria la rimozione dell’orso per motivi di sicurezza pubblica ed ha quindi chiesto ad Ispra il parere relativo alla rimozione dell’animale. Considerati l’episodio sopra descritto e i precedenti comportamenti dell’animale, circostanziati in diversi Report inviati dalla Pat negli scorsi mesi, Ispra ha rilasciato parere positivo alla rimozione stessa, classificando l’esemplare quale “ad alto rischio”; la rimozione come è noto è avvenuta il 6 febbraio scorso.