Il caso

mercoledì 14 Febbraio, 2024

Foraggiamento degli animali selvatici, la Lav chiede di sospenderlo. «Incide sul comportamento degli orsi, è pericoloso»

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Il Tar con una sentenza non definitiva riconosce le ragioni dell'associazione e fissa una udienza di merito sul tema

Con una «sentenza non definitiva» pubblicata ieri, martedì 13 febbraio, il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento ha deciso che il prossimo 6 giugno si terrà un’udienza pubblica per decidere in merito all’annullamento delle note di risposta della Provincia di Trento a LAV. LAV chiedeva di sospendere il foraggiamento alla luce dell’attuale presenza di orsi nelle aree interessate. Si discuterà, dunque, anche sulla legittimità dell’operato della Provincia di Trento rispetto all’autorizzazione di tali pratiche.

Il foraggiamento degli animali selvatici, mediante l’installazione di strutture in legno che fungono da contenitori e distributori di cibo, è una pratica ampiamente diffusa su tutto il territorio provinciale, allo scopo di fornire un surplus alimentare nel periodo invernale agli ungulati, in particolare cervi e caprioli. Così facendo i cacciatori si garantiscono un maggior numero di animali da poter uccidere nella successiva stagione venatoria.

Il foraggiamento è però fortemente criticato dal mondo scientifico, perché altera gli equilibri naturali tra fauna e territorio. In particolare, in provincia di Trento può incidere fortemente sul comportamento degli orsi che, attratti dal cibo custodito nelle strutture costruite dall’uomo, diventano “confidenti”, perché tendono a perdere la naturale diffidenza nei confronti dell’essere umano. Lo stesso M90 è stato ucciso proprio perché, pur non avendo mai aggredito nessuno, aveva sviluppato un comportamento “confidente” a causa della frequentazione dei cassonetti dei rifiuti non adeguatamente protetti.

È chiaro quindi che il foraggiamento potrà portare all’uccisione di altri orsi condizionati ad avvicinarsi alle persone, rendendoli quindi pericolosi per i cittadini proprio a causa delle strutture di foraggiamento autorizzate dalla Provincia di Trento.

“Per questo motivo abbiamo a più riprese chiesto alla Provincia di Trento lo smantellamento dei siti di foraggiamento, ma ci è sempre stato risposto che tali strutture erano regolarmente autorizzate – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – risposte che non ci hanno soddisfatto, motivo per cui le abbiamo impugnate avanti il TRGA di Trento.”

La sentenza pubblicata riconosce le ragioni della LAV che stanno alla base della richiesta di rimozione delle strutture di foraggiamento, tanto da affermare che “non v’è dubbio che la Provincia, a fronte delle motivate diffide trasmesse dall’Associazione ricorrente, fosse tenuta a provvedere sulle istanze in esse contenute”.
Riferendosi ancora alle richieste di demolizione dei siti di foraggiamento inviate dalla LAV alla Provincia, la stessa sentenza riconosce che la Provincia “ha manifestato – seppur implicitamente – la volontà di non accogliere tali richieste”.

“Ancora una volta vengono smascherate le dirette responsabilità della Giunta Fugatti che con la sua inazione continua a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini – conclude la LAV – incapace di lavorare sulla prevenzione degli incidenti con gli orsi, si accanisce sugli orsi “confidenti” resi tali dalla sua volontà di non rimuovere i siti di foraggiamento.”

Il TRGA di Trento, riconoscendo la validità delle argomentazioni fornite dalla LAV a tutela della sicurezza dei cittadini e degli orsi, ha fissato l’udienza di merito per il 6 giugno, quando si esprimerà sulla istanza di annullamento delle risposte fornite dalla Provincia alle richieste di rimozione dei siti di foraggiamento inviate dalla LAV.