l'evento

venerdì 16 Febbraio, 2024

Due anni di conflitto in Ucraina, domani l’Assemblea del Cantiere di Pace per riflettere e promuovere la cultura della pace

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L'evento si svolgerà dalle ore 10.00 alle 13.00, presso la Sala della Circoscrizione di Piedicastello a Trento

«Un Cantiere di Pace in tempo di Guerra», questo il titolo del momento di riflessione comune organizzato dal Cantiere della pace per domani, sabato 17 febbraio dalle ore 10.00 alle 13.00 presso la sala della Circoscrizione di Piedicastello a Trento.

Nato a Trento nell’aprile del 2022, di fronte all’aggressione della Russia all’Ucraina, esito a sua volta di un lungo processo di destabilizzazione della regione che aveva fatto saltare gli accordi di Minsk, e alla necessità di ridare la parola al dialogo, alle diverse forme di diplomazia e di ricerca di una soluzione politica del conflitto, il Cantiere della Pace non si definisce una nuova associazione, ma «persone di buona volontà che intendevano mettere a disposizione delle ragioni della pace il proprio sapere, le proprie competenze, il proprio impegno».

Da allora sono trascorsi due anni nei quali la guerra in Ucraina ha assunto dimensioni impressionanti, per il numero delle vittime (secondo l’ONU sono oltre mezzo milione), per la devastazione ambientale che renderà difficile una prospettiva di vita nelle città come lande avvelenate, per i rischi sempre più forti di estensione del conflitto armato nella parte orientale dell’Europa, per il coinvolgimento sempre più esplicito della NATO e dell’Italia negli scenari di guerra.

Come se non bastasse e a dimostrazione che la guerra non genera che guerra, il conflitto nel Vicino Oriente è riesploso in Palestina e Israele in forme mai così cruente (in pochi mesi ci sono stati quasi trentamila morti ed un esodo che ha coinvolto oltre due milioni di persone). Una guerra che si va estendendo al Libano e al Mar Rosso, con il rischio di far deflagrare una regione già dilaniata da guerre in realtà mai finite (Siria, Libia, Iraq, Yemen, Iran e Afghanistan).

Scenari che, nello scacchiere internazionale, provocano una crescente conflittualità fra le grandi potenze globali, rilanciando una contrapposizione fra blocchi (l’Occidente e i paesi del BRICS) che portano il pianeta sull’orlo del precipizio. Spira un’aria di guerra, di militarizzazione delle società (pensiamo al continuo aumento delle spese per armamenti), dei rapporti internazionali, suffragata da un sempre più forte richiamo ad uno scontro di civiltà dove in gioco sarebbe l’anacronistico e da più parti rivendicato primato dell’Occidente sul mondo intero.

In questi due anni il Cantiere della Pace (insieme al vasto arcipelago di realtà associative con le quali è entrato in relazione) ha cercato di tenere aperta la strada dell’informazione, del dialogo, della formazione e di tutto ciò che può contribuire a far crescere la cultura della pace. Nella radicalizzazione e nella polarizzazione che segnano il dibattito pubblico, è altresì urgente interrogarsi tanto sulla nostra capacità di elaborare e raccontare questo nostro tempo, sull’adeguatezza o meno delle categorie concettuali che segnano le regole di convivenza ad ogni livello, sull’efficacia del nostro agire per costruire nella nostra comunità una più diffusa sensibilità a difesa della vita e della nostra Madre Terra.

Per chi non può partecipare in presenza è prevista anche la partecipazione da remoto.