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domenica 18 Febbraio, 2024

Sinner vola in finale al torneo Atp 500 di Rotterdam. Ed è il numero tre al mondo. «Mi sento alla grande»

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L'azzurro, fresco vincitore dell'Australian Open, incontrerà oggi nella sfida per il titolo l'australiano Alex De Minaur

Jannik Sinner vola in finale al torneo Atp 500 di Rotterdam e sale così sul terzo gradino della classifica mondiale, scavalcando il russo Daniil Medvedev. Il tennista altoatesino ha superato in semifinale nel torneo in corso in Olanda il padrone di casa Tallon Griekspoor in due set (6-2, 6-4) in un’ora e 19 minuti di gioco. L’azzurro, fresco vincitore dell’Australian Open, incontrerà oggi nella sfida per il titolo l’australiano Alex De Minaur.

Sinner diventerà numero 3 della classifica Atp, per la prima volta in carriera, sicuramente da lunedì 26 febbraio (per la rinuncia di Medvedev a Doha). Lo sarà, invece, già da oggi in caso di vittoria oggi a Rotterdam. L’altoatesino raggiunge questo obiettivo a 22 anni e 6 mesi collocandosi come 23esimo più giovane. I più giovani top 3 della storia sono Andre Agassi (18 anni, 6 mesi e 8 giorni), Bjorn Borg e Boris Becker (entrambi a 18 anni, 6 mesi e 17 giorni), Rafael Nadal (19 anni) e Carlos Alcaraz (19 anni e 4 mesi).

Emozionato e ovviamente soddisfatto il tennista altoatesino a fine match. «Mi sento alla grande per essere di nuovo in finale qui. Anche l’anno scorso contro Tallon Griekspoor fu un match duro, sempre in semifinale. Anche contro de Minaur sarà difficili e abbiamo già giocato diversi match insieme», ha affermato Sinner senza ricordare che finora ha sempre battuto l’australiano, per un totale di sei vittorie. «In un paio di finali abbiamo già giocato assieme lo scorso anno – ha aggiunto – e sono sempre match diversi».

Intanto, la striscia di successi consecutivi dell’italiano è arrivata ormai a 13. Come detto, va sottolineato che per la prima volta nella storia l’Italia ha un numero 3 del mondo (Panatta e Schiavone erano state numero 4). Appuntamento quindi oggi alle 15,30 per la finale contro Alex de Minaur.