la notizia
sabato 24 Febbraio, 2024
di Sara Alouani
«Io, a volte, faccio fatica a mostrare le mie fragilità nel momento in cui le sto vivendo. Faccio fatica perché, se raccontassi quanto mi sento fragile, mi percepirei ancora più debole, ancora più attaccabile». Parte così l’intervista riportata dal Corriere della Sera a Chiara Ferragni, nel mirino delle critiche dal 15 dicembre scorso, per aver pubblicizzato la vendita del pandoro Balocco Pink Christmas facendo intendere ai consumatori che il ricavato andasse in beneficenza. «Né io né i miei collaboratori – continua- ci aspettavamo nulla del genere. Sono rimasta completamente scioccata. Anche perché ho saputo la notizia dalle agenzie, contemporaneamente a tutti gli italiani. Era venerdì, ho passato anche sabato e domenica chiusa in casa, con addosso la stessa tuta, a leggere i tweet su di me e dire: cosa cavolo sta succedendo?». E quella tuta la conosciamo bene, è la stessa con la quale l’imprenditrice registrò il video di scuse annunciando che avrebbe devoluto un milione di euro all’ospedale Regina Margherita. «Ero vestita ancora così quando ho pensato che dovevo fare un video e dimostrare la buona fede mia e delle persone che lavorano con me – spiega Ferragni -. Da tre giorni, leggevo cose completamente false, tipo che avevo truffato i consumatori e perfino i bambini malati. Ero scossa e dopo varie prove ho postato il video e facevo del mio meglio per trattenere le lacrime perché non volevo fare la vittima. Mi sono detta: la gente si aspetta qualcosa da me. Dovevo scusarmi, perché, se c’erano stati fraintendimenti, vuol dire che qualcosa poteva essere fatto meglio. Ho detto anche che non avrei fatto mai più operazioni che mischiassero pubblicità e beneficenza. Poi ho pensato: faccio un gesto concreto. Le persone credono che mi sia arricchita cercando di imbrogliarle? Bene, il milione di euro ricevuto dalle mie società lo dono al Regina Margherita e farò ricorso al Tar contro una sanzione che ritengo ingiusta e sproporzionata, la pago e, se qualcosa avrò indietro, donerò anche quello».
Il video però non è bastato a fermare il caso: «Forse – è la spiegazione dell’influencer – non era il momento giusto, continuavano a uscire notizie contro di me. Ma si stava mettendo in gioco tutto, si andava molto oltre i giudizi sull’operazione in sé, la strumentalizzazione era completa. E, quando sei dentro una gogna mediatica, ti sembra che tutte le persone ti stiano accusando, invece, basta uscire un attimo di casa per accorgerti che non è così. Infatti, non ho mai incontrato qualcuno che mi dicesse ‘sei una criminale’, ma solo persone che mi dicono: ‘è un’ingiustizia, ne uscirai a testa alta’».
Sui social invece, la realtà è impietosa ed i risultati quando si cerca Chiara Ferragni sui social lo sono altrettanto e lei ne è del tutto consapevole: «Quando escono nuove fake news, è molto difficile non rispondere subito. Cerco il mio nome perché vorrei il controllo su tutto e per avere il polso di quello che si dice su di me, anche se poi mi deprimo di più e mi sento meno forte di prima».
E pensare che a distanza di appena due mesi dal Pandoro Gate, Ferragni è tonata sulle prime pagine delle testate nazionali per la presunta separazione dal marito Fedez. Sempre al Corriere glissa sulla questione con un tenue : «La priorità è proteggere la famiglia e i figli».
Dal Red carpet alla Lamborghini fino ad arrivare alla nuova residenza da 6 milioni di euro e 727 metri quadri nel quartiere CityLife di Milano acquistata a novembre 2023: un successo quello dell’imprenditrice originaria di Cremona che lei ritiene «più grande dei sogni che avevo» e riuscito «con una concatenazione di eventi e col fatto di seguire tanto il mio istinto». Ma c’è chi pensa che, infondo, non se lo meriti: «Io penso di essere una brava persona -conclude- e di dare il massimo in tutto quello che faccio».
mercatini
di Gabriele Stanga e Pierluigi Faggion (foto)
Parte in quarta la trentesima edizione della manifestazione, che attira ogni anno a Trento turisti da tutta Italia e non solo. Alle 17 in Piazza Duomo si si accenderanno le 22mila luci