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mercoledì 28 Febbraio, 2024

Trento Nord, ecco i risultati dei sondaggi: Scalo Filzi inquinato da idrocarburi. Presenti oli pesanti ma anche tracce di sostanze ex Carbochimica

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In particolare, sono stati trovati sforamenti rispetto ai limiti di legge, cioè ai livelli in cui scatta l’inquinamento in caso di siti commerciali o industriali, in 17 sondaggi. Non vi sono superamenti di limiti per altre sostanze inquinanti come il piombo tetraetile presente alla ex Sloi

Sotto l’ex Scalo Filzi, l’area di Trento nord dove sarà realizzata la galleria artificiale della circonvallazione ferroviaria, ci sono idrocarburi pesanti ma anche qualche traccia, in punti isolati, di sostanze inquinanti che potrebbero provenire dall’ex Carbochimica. In particolare, sono stati trovati sforamenti rispetto ai «limiti di legge, cioè ai livelli in cui scatta l’inquinamento in caso di siti commerciali o industriali, in 17 sondaggi. In due di essi sono state rilevate concentrazioni di Idrocarburi C12-C40, gli oli pesanti, ad una profondità fra 2,4 e 4,4 metri dal piano campagna. In tre sondaggi è risultato fuori dai parametri il Benzo(a)antracene, in due l’Indenopirene, il Fenantrene e il Fluorantene, in uno ciascuno il Benzo(a)pirene, il Benzo(b)fluorantene, il Benzo(k)fluorantene, il Benzo(ghi)perilene, il Pirene e la sommatoria di idrocarburi policiclici aromatici. Tutti i superamenti dei limiti avvengono a non più di 4 metri e 40 sotto il livello del piano campagna. Non vi sono superamenti di limiti per altre sostanze inquinanti come il piombo tetraetile presente alla ex Sloi. Nella caratterizzazione dei materiali da scavo, inoltre, non sono stati evidenziati superamenti dei limiti di legge.

Di conseguenza, prima di riprendere i lavori del bypass occorrerà bonificare l’area e le operazioni relative dovranno rientrare nel progetto esecutivo dell’opera.

I risultati di decine di sondaggi per un totale di 244 campioni prelevati da Rfi e Consorzio Tridentum nell’arco di cinque mesi, da luglio a novembre, in contraddittorio con Appa, l’Agenzia provinciale per l’ambiente, sono stati pubblicati sul sito dell’Appa, che ha validato il lavoro. Le analisi, precisa Gabriele Rampanelli dell’Appa, non comprendono l’area sequestrata a luglio dalla Procura della Repubblica di Trento a nord dello Scalo Filzi, a ridosso del cavalcavia dei Caduti di Nassiriya, dove vige il riserbo perché sono ancora in corso le indagini preliminari. «Sono i risultati di tutte le analisi svolte all’ex Scalo Filzi – dice Rampanelli – è lo stato dell’arte in quell’area».

I sondaggi sono stati effettuati a luglio, ad agosto e a novembre da Rfi, la committente dell’opera, e dal Consorzio Tridentum, il raggruppamento di imprese vincitrici dell’appalto guidato da Webuild e partecipato da Collini Lavori, in contraddittorio con Appa. Sia i punti dei sondaggi che la profondità di indagine, sono stati preventivamente concordati con l’Agenzia per l’ambiente e proposti all’interno delle integrazioni del Piano di utilizzo parte A, cioè le opere di imbocco nord e sud, trasmesse a ottobre 2023. La caratterizzazione ambientale dell’area comprendeva 50 sondaggi, di cui 35 all’interno dello scavo della trincea, 12 all’interno della galleria artificiale e 3 nell’area dei lavori di deviazione del rio Lavisotto.

I campioni esaminati in contraddittorio sono il 42,63% dei 244 totali, un livello nettamente superiore al 10% che viene prelevato come prassi dalle agenzie per l’ambiente. In qualche caso i risultati di Rfi e Appa non coincidono ma, precisa l’Agenzia provinciale, in genere nel singolo campione, non in termini di inquadramento complessivo del singolo sondaggio all’interno del limite tabellare. «Per tutte le considerazioni precedentemente esposte – conclude il rapporto Appa – si può affermare che vi è sostanziale accordo fra i dati di Rfi/Consorzio Tridentum e quelli di Appa. Ove vi fossero delle discrepanze viene sempre preso come riferimento il valore peggiore e sono state valutate nella relazione con riferimento ai singoli casi».

L’esito dei sondaggi all’ex Scalo Filzi verrà comunicato lunedì prossimo 4 marzo nella nuova riunione del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio ambientale sul bypass, che ha all’ordine del giorno anche interventi dell’Azienda sanitaria sul rischio per lavoratori e residenti e di Rfi sull’andamento dei lavori e l’impatto dei cantieri della circonvallazione. I dati verranno inoltre comunicati al Comitato Mobilità Sostenibile Trentino che li aveva espressamente chiesti all’Osservatorio.