il caso

giovedì 29 Febbraio, 2024

Appartamenti e parcheggi al posto del Cinema Roma: depositato il progetto dei privati

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Oltre 100 posti auto interrati e 12 posti letto (probabilmente per studenti). Lazzeri (Cineworld): «Non ci arrendiamo. Pronti alle vie legali»

Là dove ora sorge il Cinema Roma, storica sala di Trento, in un futuro non troppo lontano potrebbero sorgere 12 appartamenti e circa 130 parcheggi interrati. Quella storica sala, che l’anno scorso ha soddisfatto il bisogno di cinema e cultura di circa 50mila spettatori (dato che l’ha resa la seconda mono-sala d’Italia per presenze) potrebbe essere destinata a scomparire, per soddisfare il bisogno di casa di pochi e la liberà iniziativa privata dei proprietari. Non è questo un progetto ipotetico, ma di uno scritto su carta e depositato presso la commissione edilizia del Comune di Trento dalla famiglia Zanotelli, proprietaria delle mura dove, in affitto, opera da anni il Cinema Roma.
Appartamenti e parcheggi
Il progetto prevede, per l’appunto la realizzazione di dodici appartamenti (potenzialmente da destinare ad uso di studentato privato, ma la proprietà ancora non ha sciolto le riserve) e di un parcheggio interrato per più di 100 posti nello spazio dove ora sorge il cinema. Il progetto è stato per ora sospeso per ragioni tecniche, ma non è l’unico motivo per cui ancora si può usare il condizionale, parlando del futuro del cinema Roma.
Lazzeri: «Pronti a vie legali»
Il primo motivo è che Massimo Lazzeri di Cineworld, la società che gestisce il cinema, non si è ancora arreso. Una raccolta firme per salvare il cinema ha raccolto quasi 16mila adesioni online, dando forza alla sua convinzione. «Ci ha colpito molto – racconta Lazzeri – E testimonia l’affetto dei trentini per questa storica sala». Forte di questo sostegno Lazzeri è deciso ad esplorare ogni strada per salvare il Cinema Roma. «Ci sono delle interlocuzioni in corso con il sindaco Ianeselli e con l’assessora Gerosa, vediamo se dalla politica arriva una sponda». Ma Lazzeri si è mosso anche in autonomia per vie legali. «Abbiamo chiesto ai proprietari di sedersi ad un tavolo di mediazione, se non ci fosse risposta siamo pronti a ricorrere alla giustizia per quello che ci spetta, considerando anche che sull’immobile avevamo un diritto di prelazione che la proprietà ora finge di non vedere».
Soprintendenza al lavoro
L’altro fronte caldo per l’affaire Cinema Roma è quello della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia di Trento. L’altra ragione per cui la valutazione del progetto è stata sospesa in commissione edilizia del Comune di Trento è proprio perché si vuole aspettare la valutazione dell’ufficio riguardo al valore storico del cinema. Nonostante la sala risalga ai primi del ‘900 però gli spazi di manovra sembrano molto limitati. L’importante restauro eseguito tra il 1977 e il 1978 infatti ha fatto perdere quegli elementi architettonici storici e caratteristici che avrebbero potuto spingere la soprintendenza a giudicare di particolare interesse l’edificio, ponendo quindi un vincolo architettonico che impedirebbe l’ipotesi della demo-ricostruzione prevista dal progetto dei proprietari. Si sta valutanto la strada del vincolo per valore socioculturale, ma si tratta di un terreno molto complicato.
Alternative
Intanto nelle interlocuzioni del pubblico con Lazzeri e Cineworld è comparsa anche l’idea di salvare il Roma spostandolo altrove. Trovando uno spazio, il più possibile vicino al centro, dove ospitare l’attività. Lazzeri accoglie la proposta ma rilancia. «Salviamo il Roma e poi ragioniamo di una quarta sala. Del resto Trento, dopo la perdita del Cinema Astra, è orfana di uno spazio per il cinema d’essai. Se ci si vuole ragionare, noi siamo disponibili».