Il caso
martedì 5 Marzo, 2024
di Benedetta Centin
I sigilli alla lussuosa villa Sissi di Molveno per ora rimangono: il tribunale del Riesame di Trento ha infatti rigettato l’istanza presentata dalla moglie del noto immobiliarista Giandonato Fino che, attraverso l’avvocato Alessandro Meregalli, aveva impugnato il sequestro conservativo ai fini della confisca disposto dal tribunale collegiale in seguito alla condanna dell’imprenditore a sei anni di reclusione. La stessa condanna inflitta agli altri sei, tutti coinvolti per l’accusa nella maxi truffa da 3 milioni di euro legata alle scommesse sportive. Vittime un centinaio di persone, e non solo trentine.
Ora, il sequestro preventivo sull’immobile hollywoodiano di Molveno, del valore di 2,5 milioni di euro, è stato convertito dai giudici in sequestro conservativo, con la nomina della commercialista Luisa Angeli come custode, che gestisca anche gli introiti degli affitti che andranno a ristoro dei creditori. Risarciti i quali (il totale stabilito è di 1,5 milioni) l’immobile andrà confiscato, incamerato dallo Stato. Per scongiurare che questo accada la moglie di Fino, socia della società immobiliare proprietaria della villa, tra l’altro, è bene chiarirlo, estranea al procedimento penale, ha impugnato il sequestro ai fini della confisca ricorrendo al Riesame, che però ha rigettato. Ora, una volta lette le motivazioni, che verranno depositate da qui a qualche settimana, non rimane che la strada della Cassazione. Quanto invece alla sentenza emessa a febbraio — che per quanto avesse escluso l’accusa di associazione a delinquere, aveva inflitto ai 7 imputati 42 anni totali di carcere — le difese avevano già fatto sapere la loro intenzione di ricorrere in Appello.
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