Giustizia

martedì 5 Marzo, 2024

Approfittano della vulnerabilità psichica dell’amico e in 10 anni sottraggono 2 milioni: indagati in tre per circonvenzione d’incapace

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Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni - principalmente immobili - per il medesimo valore (2 milioni). Rimasto senza parenti l'uomo si era trasferito a Trento per stare vicino a uno degli indagati, che conosceva dai tempi della scuola

Avrebbero approfittato della fragilità cognitiva di quel vecchio amico, sottraendo nel giro di due anni quasi 2 milioni di euro. I Finanzieri del Comando Provinciale di Trento hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Trento, che ha disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 2 milioni di euro, nei confronti di 3 indagati – due italiani ed una di nazionalità cubana – per l’ipotesi di reato di circonvenzione di persona incapace.

Le delicate indagini – avviate a seguito di autonoma attività investigativa delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Trento e del Gruppo Trento e successivamente coordinate dalla locale Procura della Repubblica – hanno fatto luce su vari episodi di raggiri patrimoniali a danno di un uomo che, una volta rimasto privo di parenti, aveva deciso di trasferirsi a Trento per abitare nella stessa città di uno degli indagati, che conosceva dai tempi della scuola.

Stando a quanto emerso, gli indagati hanno abusato dello stato di vulnerabilità emotiva ed infermità psichica della vittima, approfittando del legame emotivo che avevano instaurato con lo stesso, inducendo a compiere atti che, a più riprese, lo hanno privato del suo ingente patrimonio derivante da un lascito ereditario.

Le attività investigative – incentrate principalmente sull’esecuzione di indagini finanziarie (anche all’estero) ed escussione in atti di diversi testimoni – hanno disvelato che, per appropriarsi indebitamente del patrimonio della vittima, gli indagati lo hanno persuaso ad eseguire una pluralità di disposizioni bancarie di trasferimento di denaro a loro favore, prevalentemente sotto forma di prestiti infruttiferi, depauperando quasi completamente l’ingente fortuna e lasciando la persona debole in stato di bisogno.

La ricostruzione dei movimenti bancari ha consentito di accertare che le somme sottratte, nell’arco di circa dieci anni, pari ad oltre 2 milioni di euro, sono state prevalentemente impiegate dagli indagati per acquisto di immobili o per mantenere un tenore di vita superiore alle proprie possibilità.

Tenuto conto del quadro probatorio acquisito e delle responsabilità emerse a carico degli indagati, l’Autorità Giudiziaria ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. il sequestro preventivo dei beni e conti correnti direttamente riconducibili al profitto del reato.

In fase di esecuzione del provvedimento giudiziario, le Fiamme Gialle trentine hanno quindi eseguito il sequestro di 2 unità immobiliari site in Trento e di disponibilità finanziarie depositate sui loro conti correnti.