Calcio

mercoledì 6 Marzo, 2024

Frode fiscale: chiesti in Spagna 4 anni e 9 mesi di carcere per Ancelotti

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L'accusa fa riferimento ai proventi dei diritti di immagine della stagione 2014-15: il tecnico non avrebbe dichiarato oltre 4 milioni di euro

La Procura provinciale di Madrid ha chiesto quattro anni e nove mesi di reclusione per l’allenatore Carlo Ancelotti per aver frodato l’Erario per un importo di poco più di un milione di euro negli anni fiscali 2014 e 2015. Secondo il quotidiano Marca, il tecnico del Real Madrid è accusato di due reati contro l’Erario, poiché nonostante lui stesso abbia affermato di essere residente in Spagna a fini fiscali e che il suo domicilio era a Madrid, ha omesso di eseguire la prestazione corrispondente allo sfruttamento dei suoi diritti di immagine che aveva ceduto ad altri enti.

L’accusa sostiene nella denuncia che Ancelotti, raggiunto dalla notizia mentre si preparava per la partita di Champions League contro il Lipsia, avrebbe firmato il 4 luglio 2013 un contratto di lavoro come allenatore del Real Madrid per il periodo compreso tra luglio 2013 e il 30 giugno 2016 «precisando nella retribuzione per tale periodo, oltre alla prestazione lavorativa, anche i proventi derivanti dalla cessione dei diritti di immagine al club». Si precisa, inoltre, che dal luglio 2013 il tecnico italiano avrebbe iniziato a lavorare e risiedere in Spagna, stabilendo come domicilio e residenza abituale un immobile a Madrid.

Tuttavia, quando l’allenatore interruppe «prematuramente» la sua collaborazione con il Real Madrid il 25 maggio 2015, ebbe la casa in affitto fino all’ottobre di quell’anno. La Procura sottolinea che «per evitare la tassazione dei proventi derivanti dai diritti d’immagine», sia quelli percepiti dal Real Madrid che da altri marchi in occasione di vari eventi, l’allenatore ha fatto ricorso ad una rete «complessa» e «confusa» di trust e società depositate canalizzare la raccolta dei diritti di immagine.